È stato convalidato l’arresto del 26enne tifoso del Ravenna Calcio accusato di danneggiamenti ed è stata disposta la custodia ai domiciliari. Aveva lanciato una bottiglia di vetro contro un pullman della tifoseria rivale il 22 ottobre all’esterno dello stadio Benelli prima della gara Ravenna-Sangiuliano (serie D). Al tifoso sono stati concessi gli arresti domiciliari con possibilità di recarsi al lavoro ed è stato chiesto un Dapso (divieto di accedere alle manifestazioni sportive).
Nei confronti del giovane era già stato emesso un Daspo scaduto nel 2021, perciò era già noto alle Forze dell’ordine. In tribunale a Ravenna, davanti al giudice per le indagini preliminari, il giovane avrebbe ammesso di aver compiuto il gesto e promesso il risarcimento.
Il lancio della bottiglia è avvenuto sotto gli occhi di alcuni agenti di polizia e filmato dalle telecamere del Comune. L’arresto è avvenuto con la cosiddetta flagranza differita (cioè eseguito il giorno seguente) per evitare che l’intervento delle forze dell’ordine accentuasse ulteriormente la tensione nel pre-partita.
Dopo questo evento si torna a parlare di sicurezza nelle manifestazioni sportive. Le misure di sicurezza vigenti durante le partite al Benelli prevedono la chiusura di molte strade attigue allo stadio, al traffico tra cui via Cassino e via Punta Stilo. Per il momento non è in vigore la scorta del pullman dei tifosi ospiti, ma il mezzo non sarebbe dovuto passare da lì, perché il bar adiacente è il ritrovo storico della tifoseria giallorossa, perché dietro alla curva di casa. Resta da valutare se sia il caso di introdurre ulteriori norme di sicurezza, quando il Ravenna gioca in casa.
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