L’esposizione, promossa dal Comune e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine, si innesta nella programmazione triennale dedicata al paesaggio, tema sul quale verterà la proposta culturale di Bagnacavallo fino al 2024.
In programma fino al 5 marzo 2023, intende concentrarsi sulle due declinazioni previste per il 2022 – Paesaggio naturale – e 2023 – Paesaggio urbano –, e presentare una lettura contemporanea della raffigurazione del tema paesaggistico, con particolare attenzione agli esempi più interessanti emergenti a livello nazionale. L’ecologia, l’ecologismo, lo sviluppo sostenibile, il cambiamento climatico, la tutela dell’ambiente hanno portato questo tema ad essere in evidenza e in tendenza nella discussione politica, sociale e generazionale per l’urgenza con cui ad esempio si stanno rivelando avviati su un piano inclinato le mutazioni del clima che avranno ripercussioni anche sulle nostre società.
La discussione su cosa sia oggi il paesaggio, sulle sue precarie condizioni, dovute non unicamente al cambiamento climatico, alla sua considerazione a livello urbano, sociale e anche umano, ai tentativi messi in campo per tracciarne una documentazione e indirizzarne l’evoluzione su binari più rispettosi, sono piani paralleli e argomenti su cui si stanno sviluppano studi, ricerche e approfondimenti che negli ultimi anni stanno arrivando a conclusioni tanto raffinate quanto affascinanti. Non pare quindi banale affrontare il discorso sul paesaggio anche dal versante culturale e artistico e portare contributi alla discussione partendo dalla visione di chi, attraverso un punto di osservazione meno strettamente scientifico, può offrire uno strumento prospettico per analizzare questo tema con occhi diversi.
Seguono poi 2 sezioni dedicate agli elementi che costituiscono il paesaggio naturale: Acqua, nella quale sono presenti opere di Ermes Bajoni, Luca Barberini, Ettore Frani, Guido Guidi, Virgilio Guidi, Federica Giulianini, Roberto Pagnani, Marco Palmieri, Marina Paris, Armando Pizzinato; Terra, con opere di Paola Babini, Giulia dall’Olio, Massimiliano Fabbri, Andrea Francolino, Takako Hirai, Ernesto Treccani, Giorgia Severi.
Una successiva sezione racconta il Sogno del paesaggio e vede esposte opere di CaCo3, Andrea Chiesi, Josè D’apice, Eron, Filippo Farneti, Enrico Lombardi, Giuseppe Maestri, Enrico Minguzzi, Enzo Morelli, Mattia Moreni, Marco Neri, Massimo Pulini, Giulio Ruffini, Salvo, Tono Zancanaro, Carlo Zauli. Chiude la mostra un’ultima sezione con un ulteriore elemento naturale: Aria nella quale si fronteggiano un’opera di aeropittura futurista di Tato e un dipinto di Fabio Giampietro, a chiudere il cerchio spaziale e temporale del percorso.
Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo che include le immagini di tutte le opere e i testi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, del Prof. Mario Angelo Neve, professore di Geografia presso l’Università di Bologna – Campus di Ravenna dal titolo: Ecologia dell’arte, ecologia della mente: il paesaggio, ed un saggio del Prof. Stefano Bruzzese, docente di Storia dell’arte moderna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal titolo Il paesaggio nell’opera di Pier Paolo Pasolini.
Orari di apertura: martedì e mercoledì 15-18 giovedì 10-12 / 15-18 venerdì, sabato e domenica 10-12 / 15-19 chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio
Info: www.museocivicobagnacavallo.it | centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it |
tel. 0545 280911/13[vc_gallery interval=”3″ images=”32156,32157,32158,32159,32160,32161,32162,32163,32164,32165″ img_size=”full”]
Rigore di Nappello al 43' poi Varriale al 48'. Ravenna a -2, dopo che il Carpi pareggia a casa dell'Imolese,…
Su viale Italia sono in corso i lavori per la nuova ciclabile e in via dei Salici - riporta Lista…
Il caso mediatico attorno a Salvatrice Gullotta e polemiche sui social nei confronti delle figlie e delle assistenti sociali sono…
Presieduta dall'arcivescovo Monsignor Lorenzo Ghizzoni, sarà nel capannone di "Officine creative" alle 18
Dalla fine di aprile a Brisighella si celebra il carciofo tipico dei calanchi della Vena del Gesso. Poi la Sagra…
Gianfranco Benini potrebbe essere rimasto stordito mentre tentava di domare le fiamme oppure potrebbe aver avuto un malore mentre cucinava.…