Un anno fa la Romagna iniziava a sprofondare nell’acqua. Era il 2 maggio 2023, e la pioggia non dava tregua ai territori poi diventati protagonisti dell’alluvione, una precipitazione che secondo Arpae ha superato i massimi storici. Nel Ravennate, a Casola Valsenio si sono registrati 174,8 millimetri; a Monte Albano 185 millimetri. A Monte Romano, nel bacino del Lamone, 135 millimetri. Nella sezione di Trebbio, 193 millimetri di pioggia.
Nulla inizialmente faceva prevedere l’entità della catastrofe e dell’alluvione che ne è seguita. La paura è iniziata ad aumentare con le prime allerte. Intorno alle 4 del mattino del 3 maggio le forze dell’ordine chiudevano i ponti di Traversara, Villanova, Ragone e Vico, l’acqua iniziava a raggiungere livelli superiori al normale. Dopo appena due ore, anche a Ravenna, si è cominciato ad ‘annusare’ il pericolo di una possibile piena per i fiumi Montone e Lamone e, allo stesso tempo, Faenza si è dato il via alle prime evacuazioni precauzionali, visto che il livello del Lamone era ritenuto preoccupante.
I primi a essere allagati sono stati gli abitanti di Castel Bolognese con l’esondazione del Senio nella prima mattina del 3 maggio, a seguire si è verificata la rottura degli argini del Sillaro in zona Spazzate Sassatelli (Bologna). Più di 250 persone sono state evacuate nel territorio ravennate, un numero destinato a salire a più di 400 durante la giornata, per disposizione del prefetto Castrese De Rosa, fra questi i primi faentini di Borgo Durbecco costretti ad abbandonare la loro casa per l’esondazione del Lamone.
A perdere la vita, durante questa prima ondata d’acqua, un 80enne che in bicicletta stava percorrendo una strada chiusa di Castel Bolognese, purtroppo già allagata a causa dell’esondazione del fiume Senio. L’anziano è rimasto travolto dalla furia delle acque, non riuscendo a trarsi in salvo.
Si è limitata la viabilità disponendo la chiusura della strada statale 16 Adriatica nella provincia. Per l’esondazione del fiume Senio, in via precauzionale, sono state chiuse la SS 9 “via Emilia” nel comune di Castel Bolognese. Mentre i flussi di traffico in direzione Rimini sono stati deviati sulla SP 47 e i mezzi in direzione Bologna sulla SP29.
Forte la risposta della provincia in soccorso alle zone allagate, le forze dell’ordine – come i vigili del fuoco della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana – si sono spostate tra le case con i gommoni. Numerose anche le iniziative di privati cittadini che hanno prestato canoe per navigare in mezzo alle case e portare in salvo alcune persone in difficoltà, in particolare anziani con problemi di deambulazione.
A Faenza si sono mobilitati anche i rioni con l’apertura delle loro sedi per la popolazione rimasta senza un posto dotato di luce, gas, rete internet, servizi igienici, tv e giochi per bambini, con la presenza di soci volontari per qualsiasi tipo di supporto.
Dopo la paura è arrivata anche la conta dei danni provocati in particolare dall’esondazione dei torrenti Sillaro e Lamone, che hanno allagato oltre a certi quartieri abitati alcuni territori agricoli, mettendo in ginocchio le aziende del territorio. Frane nell’Appennino romagnolo e bolognese. Treni bloccati sulle linee da Bologna a Rimini, con pesanti conseguenze per tutta la dorsale adriatica, Ravenna e Ferrara. Molti comuni romagnoli hanno deciso di chiudere le scuole.
La siccità, che aveva caratterizzato il Nord Italia nel 2022, e l’arrivo di una così grande quantità d’acqua in pochi giorni hanno portato a un indebolimento del terreno – che non è stato in grado di assorbire la portata d’acqua – e al cedimento degli argini. Tra le altre possibili cause della fragilità degli argini ci sono anche le numerose tane di istrici e nutrie e la mancata pulizia degli argini dei fiumi.
Due giorni di paura che per il territorio hanno rappresentato solo il punto di principio per quello che è poi avvenuto appena due settimane dopo. C’è chi per ben due volte ha dovuto rivivere l’ansia dell’attesa e subire, impotente, la forza dell’acqua e del fango che, con il rombo incessante dei fiumi, ha messo la Romagna sott’acqua.
Domani, venerdì 17 maggio, è prevista la riasfaltatura di un tratto di viale Italia, tra via delle Valli fino al ponte sul fiume…
Dedicherà la giornata al suo fan club, la relazione d'amore più lunga della sua vita, con una festa a Milano
Sul canale Facebook di Emilia Romagna Meteo si susseguono segnalazioni di precipitazioni in atto. I canali istituzionali pregano di prestare…
Il sindaco de Pascale: «La comunità ravennate non dimentica il fondamentale e prezioso lavoro svolto durante l'alluvione». Il prefetto De…
L'evento è in programma sabato 18 maggio alle 10.30. La visita approfondirà la nascita e lo sviluppo del territorio di…
L'evento ‘Ravenna, un anno dopo l'alluvione’ riunisce le istituzioni locali, che hanno affrontato l'emergenza, con il mondo accademico della ricerca