10 mostre da vedere ad aprile a Ravenna e dintorni

Approfittate delle vacanze pasquali e del ponte del 25 aprile per andare alla scoperta di queste imperdibili opere d'arte.

Tutti i titoli sono cliccabili per ulteriori approfondimenti sull’evento.

“Le mie montagne” – Bagnacavallo  

Dal 3 aprile al 14 maggio alla Bottega Bertaccini  

Una mostra di disegni dell’artista Luigi Dal Re alla Bottega Bertaccini di Bagnacavallo. Si tratta del racconto delle esperienze sulle montagne, in particolare le Dolomiti, che l’artista stesso ha fatto negli anni. Il disegno è la comunicazione artistica e nel suo segno si leggono le crepe della vetustà delle rocce, nei chiaroscuri i tagli di luce che perforano le pareti, nel suo delicato tratteggio emerge la conoscenza di quelle strutture rocciose dalle forme incredibili.  

Luigi Dal Re

“OBEY Make Art Not War” – Cervia   

Fino al 4 giugno ai Magazzini del Sale “Torre”  

Apertura: dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 20, venerdì e sabato dalle 10 alle 23 e domenica dalle 10 alle 2 

obey

In Obey grafica, fotografia, collage e illustrazione sono i prodotti di un immaginario artistico capace di mescolare i diversi linguaggi al marketing e alla street art, prediligendo da sempre gli spazi pubblici e l’abbigliamento come mezzi espressivi della creatività dell’artista. Più di 100 le opere che dalla fine degli anni ‘80, hanno invaso i muri di Europa, Hong Kong e Russia, mentre altre venivano acquistate per le collezioni di diversi famosi musei, come il San Francisco Museum of Modern Art e l’Institute of Contemporary Art di Boston.

Levia Gravia” – Ravenna 

Dal 15 aprile al 24 giugno alla Fondazione Sabe per l’Arte 

In mostra, il punto di connessione tra le poetiche di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, individuato nel rapporto tra concetto di “levità” e quello di “gravità”. La “levità” è intesa nel senso di una leggerezza formale, più che materiale, quando si dà attenzione al vuoto come elemento attivo di ogni elaborazione scultorea che si relaziona con l’ambiente, ma anche nel senso di un alleggerimento del significato assertivo e monumentale che essa ha, introducendo motivi di sottile ironia. La “gravità”, invece, si relaziona alla presenza fisica, del suo rapporto con la dimensione del suolo, dell’attrazione verso terra, ma anche alla sua capacità, attraverso la sua combinazione con le qualità della “leggerezza”, di evocare temi e discorsi che aspirano a una profondità di senso.  

levia gravia

“Sicilia 1992 Luce e Memoria” – Faenza 

Dall’1 al 16 aprile alla Galleria della Molinella 

Gli scatti di Tony Gentile accompagnano lo spettatore in una ricognizione di Palermo che appare polifonica, dove certamente il fenomeno mafioso è centrale, ma non è il solo moto di analisi nei confronti di una realtà sfaccettata e pregna di cambiamenti politici e sociali. Seppur dotate di una valenza autonoma, le sue immagini appaiono interconnesse tra loro, singoli tasselli di un unico mosaico che permette di analizzare un momento storico complesso, scandito da ferite e trasformazioni. 

“Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio” – Ravenna 

Fino al 16 aprile alla Biblioteca Oriani 

Nel suo lavoro, in ricordo ddi Italo Calvino, l’artista ravennate Claudia Marinoni ha realizzato una serie di opere costruite e strutturate con tele e plexiglass, con dimensioni quadrate che variano dai 40×40 ai 50×50 centimetri. Utilizza materiali eterogenei con la sensibilità cromatica e scultorea del mosaicista, usando tessere di diverse nature che dipinge e ricolloca in strutture dinamiche e multiformi. I temi riguardano la Leggerezza, la Rapidità, l’Esattezza, la Visibilità, la Molteplicità, la Coerenza, tutte qualità che si prestano a essere interpretate e proposte in forma astratta. 

calvino

“Chimere” di Franco Donati – Bagnara di Romagna 

Sabato 25 marzo alle 16.30 inaugura nella sala consiliare della Rocca sforzesca di Bagnara di Romagna 

chimere

Incisore, pittore e poeta di origine fusignanese, Donati propone un percorso tra incisioni, acquerelli e tecniche miste che rivelano una funzione interiorizzata di un’arte che si fa catarsi e terapia, che interroga e spiega, restituendo un percorso di intensa bellezza. 

Una passione per… Van Gogh” – Fusignano 

Dal 1° al 16 aprile al centro culturale Il Granaio

Apertura: il giovedì e venerdì dalle 17 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Antonella Tassinari presenta, attraverso una mostra, la sua profonda passione per Van Gogh. L’artista, affascinata dalla tecnica del celebre pittore e dalla profonda sensibilità coloristica, ha deciso di dedicargli un’intera mostra per celebrarlo con l’arte che lui tanto amava.  

van gogh

“Materia” – Ravenna 

Fino al 30 aprile a Casa Spadoni

materia

Maurizio Cervellati ha sempre dipinto, dal 2018 riprende pienamente il suo percorso artistico utilizzando la tela come supporto per creare delle opere d’arte materiche realizzate con diversi materiali poveri assemblati ai colori acrilici, alle vernici, collanti e sabbie che gli permettono di raggiungere delle sovrapposizioni materiche di notevole spessore artistico.

Gutta Cavat Lapidem – Natura, cultura e storia delle grotte bolognesi” – Faenza 

Dal 2 aprile al Museo Civico di Scienze Naturali 

Apertura: lunedì, giovedì e sabato dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 19, domenica dalle 15 alle 18

Le installazioni immersive e multisensoriali fanno toccare con mano ai visitatori la vita, le forme, i rumori e le emozioni offerte dal paesaggio sotterraneo dei gessi bolognesi, rivelando al contempo l’essenza dell’attività dello speleologo che osserva, indaga e attraversa gli spazi ipogei scavati dalle acque, scoprendo e scrivendo la storia di territori sconosciuti e invisibili ai più. 

mostra grotte

“Riflessi” – Ravenna 

Dal 4 al 16 aprile, tutti i giorni dalle 16 alle 20 al PR2 – Palazzo Rasponi 2

pr2

“Riflessi” vuole essere un riassunto degli ultimi anni di lavoro del giovane artista Tommaso Martines, classe 1990, in cui le tecniche a olio oppure a penna a biro su carta si compenetrano l’un l’altra per formare paesaggi lontani eppure famigliari, luoghi crepuscolari e intimi in un continuo viaggio onirico della mente e degli occhi di colui che guarda. 

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