Sorridono i papà di tutta Italia che oggi, in concomitanza con la festa di San Giuseppe, padre putativo di Gesù, festeggiano il loro ruolo di genitori. La giornata è ricca di tradizioni popolari, e festeggiamenti di ogni tipo per non parlare degli innumerevoli dolci tipici da gustare nelle diverse regioni. A chi si chiede come, quando e perché hanno preso vita i festeggiamenti, ecco 10 curiosità legate alla Festa del Papà.
Non un giorno casuale ma il giorno in cui si festeggia il santo papà per eccellenza ovvero San Giuseppe protettore dei padri di famiglia, le celebrazioni sono state istituite da Papa Leone XIII nel 1871. Il protettore rappresenta per il mondo cristiano esempio di umiltà, virtù e cura del prossimo, da prendere come esempio in casa e fuori.
Il primo festeggiamento risale al 5 luglio 1908 a Fairmont, una cittadina statunitense. Qui una certa signora Sonora Smart organizzò la prima festa il 19 giugno, giorno del compleanno di suo padre, morto in guerra. Nel 1924, il presidente Coolidge stabilì quel giorno come la festa del papà e, nel 1966, il presidente Johnson la trasferì alla terza domenica di giugno.
I primi a celebrare il papà furono dei monaci benedettini nel 1030, seguiti dai Servi di Maria nel 1324 e dai Francescani nel 1399. Venne poi promossa dagli interventi dei papi Sisto IV e Pio V, ed estesa a tutta la Chiesa nel 1621 da Gregorio XV. Fino al 1976 il giorno in cui la Chiesa celebra san Giuseppe era considerato in Italia festivo anche agli effetti civili, ma ciò venne eliminato con la legge n. 54 del 5 marzo 1977, mentre in Canton Ticino, in altri cantoni della Svizzera e in alcune province della Spagna, questo giorno è festivo agli effetti civili.
In tutto il mondo certamente la festa del Papà è una ricorrenza molto sentita e festeggiata, ma non si festeggia ovunque nello stesso giorno. In Italia si festeggia il giorno di San Giuseppe, il 19 marzo, nei paesi anglosassoni come America e Canada la terza domenica di giugno; in Russia 23 febbraio, in concomitanza con la Festa dei Difensori della Patria; in Thailandia il 5 dicembre, giorno della morte del re Rama IX.
In Corea del Sud, la Festa del Papà e dalla Mamma è stata sostituita dalla “Festa dei Genitori” e si celebra l‘8 maggio con festeggiamenti in famiglia con festeggiamenti a livello nazionale e non serve solo ad onorare i genitori, ma anche ad affermare il proprio rispetto per loro e per i concittadini più anziani: un valore importantissimo nella cultura sudcoreana.
In Sicilia il giorno di San Giuseppe è caratterizzato da una tradizione in favore dei poveri. Una famiglia scelta dalla chiesa si vestirà da Giuseppe, Maria e Gesù bambino e busserà alle porte delle case per ricevere offerte. Coloro che apriranno daranno loro cibi, vestiti e giochi. Ciò viene fatto anche per dare vicinanza a chi ha perso il papà oppure agli orfani che non hanno mai avuto modo di conoscerli.
Il cibo non scarseggi in questa festa infatti, si narra che San Giuseppe, dopo la fuga d’Egitto per sfuggire a Pilato, si sia metto a vendere frittelle per sostentare economicamente la famiglia. In questo giorno, è possibile gustare le famose zeppole di San Giuseppe, pasta choux farciti con crea e marmellata di amarena. In Emilia-Romagna il dolce tipico della festività è la raviola, piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta. In Toscana e in Umbria si cucinano, infine, le frittelle di riso, con una base di riso cotto in latte e con uva passa e canditi.
In Corea del Sud c’è l’usanza di regalare i fiori di garofano, mentre in Francia si regalano rose rosse ai papà presenti, mentre rose bianche a papà scomparsi. In Inghilterra i papà si preparano a ricevere dolci letterine dai bambini con scatole piene di cioccolatini, invece, in Germania si fa una parata per le strade in cui i papà sono trasportati su carri trainati da buoi. In Sud America si accendono falò e si organizzano grigliate, infine, in ogni dove, i figli sono soliti tornare a casa dai papà e festeggiare insieme questo giorno commemorativo.
In Nepal in occasione del “Father’s Day” si celebra un particolare rito buddhista nel fiume sacro Prakash nei primi giorni di fine agosto e inizio settembre. Tutti si recano al fiume in quei giorni portando con sé delle candele galleggianti che lasceranno trasportare via dalla corrente pregando che le anime dei padri morti siano protette dalle divinità. Il tutto si conclude con un bagno purificatore nelle acque.
La celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno e va a sovrapporsi a tradizioni pagane in diverse regioni d’Italia, come quella della purificazione agraria. In questa occasione si bruciano tutti i residui del raccolto sui campi ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini della piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi alcuni lo scavalcano con grandi salti, nel mentre le vecchiette filano ed intonano inni a San Giuseppe per celebrare il passaggio alla nuova stagione.
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