08 Mar 2024 08:37 - Il bello del territorio
Teresa Gamba: bella come l’aurora e calda come il mezzogiorno
Moglie del conte Guiccioli e amante di Lord Byron. Donna forte e indomita che ha combattuto le regole della società ottocentesca
di Redazione
Prossimamente è prevista a Ravenna l’apertura del museo del Risorgimento, del museo dedicato alla figura di Lord George Gordon Byron e del museo delle Bambole. Questi tre luoghi della cultura saranno ospitati presso palazzo Guiccioli, nella centralissima via Cavour, una posizione molto felice poiché si trova al centro di tutti i luoghi culturali e turistici più rinomati della città. Si tratta di una lussuosa dimora patrizia costruita alla fine del 1600 dalla famiglia Osio e in seguito acquistata agli inizi dell’Ottocento dal conte Alessandro Guiccioli, un personaggio molto particolare e sicuramente fondamentale per la storia di Ravenna e, per certi versi, dell’intera Romagna. È qui che il conte stabilisce la sua residenza, dopo aver contratto matrimonio con una giovanissima contessina ravennate: Teresa Gamba Ghiselli.
Di Teresa esiste un’ampia letteratura che riguarda il suo rapporto con il massimo esponente del romanticismo inglese, il poeta Lord George Gordon Byron. È interessante indagare sulla personalità di questa graziosa e intraprendente ravennate e di come il suo nome sia salito alla ribalta delle cronache. Per me è stato anche divertente scoprire come ci sia una voce “fuori dal coro” ovvero quella del nipote del conte, Alessandro, come il nonno, che nelle sue Memorie di una famiglia patrizia tenta di tracciarne un ritratto fatuo e capriccioso, nel tentativo di riabilitare la reputazione dei Guiccioli.
Il Conte Guiccioli e la perdita della seconda moglie
Prima di incontrare Teresa, educata nel collegio di Santa Chiara, a Faenza, come si conviene per le rampolle di buona famiglia, il conte Guiccioli è reduce da altri due matrimoni. Il primo avviene nel 1785 con Placidia della nobile famiglia dei Ginanni. Grazie alla dote della sua sposa, riesce a coprire in qualche modo i debiti ereditati dai genitori, dissipatori del loro ingente patrimonio, a causa del loro tenore di vita ben al di sopra delle loro possibilità.
Nel 1812 però Placidia muore, così Alessandro contrae un secondo matrimonio con Angelica Galliani, di venti anni più giovane, non appartenente a una stirpe nobile, ma che lo rende padre per sette volte. Secondo il nipote questo è un matrimonio felice, ma Angelica purtroppo viene colpita da «una lenta malattia di petto» e spirerà prima di compiere quarant’anni.
I sette figli, tutti piccolissimi, vengono affidati alle cure del Collegio di Ravenna, i due maschi, e delle suore salesiane di Santa Chiara, le femmine, dove secondo il nipote riceveranno «un’ottima educazione».
La scelta di Teresa come terza moglie
Dopo neanche un anno dalla scomparsa di Angelica, Alessandro Guiccioli senior decide che è giunto il momento di contrarre un nuovo matrimonio. All’età di 57 anni chiede in sposa la giovane figlia del conte Ruggero Gamba Ghiselli: Teresa. Alessandro è legato al padre della giovane da un vincolo di amicizia e con lui condivide le opinioni politiche e l’appoggio al governo napoleonico.
La tradizione popolare vuole che Alessandro si sia recato nella casa paterna di Teresa per chiederne la mano e che abbia acconsentito a sposarla dopo averla “esaminata”, girandole intorno con un candeliere per valutarne le fattezze. Un atteggiamento più adatto in un mercato del bestiame, non certo per convincere una giovane contessa ad accettare la proposta di matrimonio! Del resto all’epoca le unioni coniugali si stabilivano per “convenienza”, non certo per amore perché – ce lo racconta sempre Alessandro junior – i matrimoni, allora, «conducevano sempre a moltissimi inconvenienti».
Così, la diciannovenne Teresa diventa la terza moglie del conte Guiccioli, un uomo sanguigno e focoso, oltre ad essere alquanto cinico e opportunista. Dopo il matrimonio i due si stabiliscono nel 1818 a Venezia. Il conte Guiccioli ha molte relazioni d’affari e d’amicizia nella città lagunare e non vuole perdere l’occasione di esibire la nuova giovane sposa.
Teresa Guiccioli: “the last attachment” di Byron
Essendo un amante del teatro – aveva anche stabilito una collaborazione con il celebre autore Vittorio Alfieri – Alessandro desidera fare la conoscenza di un uomo di cui si parla molto nei salotti mondani di Venezia. Colto, brillante e di fama celebre, Lord George Gordon Byron ha preso dimora da qualche tempo a Venezia, conducendo una vita alquanto libertina e chiacchierata.
L’incontro fatale fra questo uomo affascinante e la giovane contessina avviene il giorno dopo l’arrivo di quest’ultima a Venezia, il 2 aprile 1819, presso il salotto della contessa Benzoni: da quel momento scocca la scintilla fra i due, che porterà ad uno degli amori più famosi e celebrati nella storia dell’umanità. Teresa Gamba Guiccioli verrà ricordata come “the last attachment” ovvero l’ultimo grande amore femminile di Lord Byron.
Lord Byron segue la contessina a Ravenna
Con la complicità della governante di Teresa, Fanny, i due diventano presto amanti. Probabilmente Lord Byron viene attratto da questa giovane veemente che gli confessa di non aver mai letto nulla di suo, ma che condivide con lui la passione per la letteratura. Dopo soli undici giorni dal primo incontro Teresa deve fare rientro nella sua città natale, assieme al marito, ma Lord Byron non lascia passare troppo tempo: a giugno la raggiunge a Ravenna.