MILANO (ITALPRESS) – La salute delle persone e quella del pianeta vanno nella stessa direzione. Più mangiamo sano più aiutiamo il pianeta. E’ il principio ispiratore di Zero al cubo, il progetto attraverso il quale Danone vuole raggiungere l’obiettivo di zero sprechi, zero plastiche e zero emissioni in natura. Una visione che mette al centro la salute delle persone e la salute del pianeta e promuove pratiche di consumo sempre più sane e sostenibili. “Zero emissioni in natura, zero plastica e zero sprechi alimentari – dice Fabrizio Gavelli, presidente e amministratore delegato Danone company Italia e Grecia -. Stiamo principalmente lavorando sull’area degli sprechi alimentari in collaborazione con i nostri partner del trade e con tutti i nostri consumatori”.
Due anni fa Danone ha ottenuto anche la certificazione B-Corp. Una B Corp è un’azienda che mentre fa business produce effetti positivi sull’ambiente, sul territorio e sulle persone. Il movimento B.Corp comprende oltre 3400 aziende in 71 Paesi, più di 100 in Italia.
“Essere una B-Corp significa dire che si esiste non solo per perseguire obiettivi economici, ma anche per perseguire obiettivi sociali – aggiunge Gavelli -. A brevissimo tutti i nostri brand, e quindi tutti i nostri pacchi, avranno il certificato B-Corp e quindi saranno facilmente riconoscibili da tutti i consumatori. Ad esempio il nostro brand Actimel vuole realmente far sì che ci sia una riconoscibilità su questo percorso B-Corp anche per un impegno sociale molto importante”. “Noi – sottolinea – aiutiamo attivamente le vaccinazioni in Italia, non solo a parole ma anche con i fatti. Abbiamo una partnership importante con Auser, in base alla quale accompagniamo ai centri di vaccinazione le persone più fragili, in particolare gli anziani che per problemi di mobilità o perchè sono soli non riescono ad andare se non accompagnati. Stiamo anche aiutando le vaccinazioni ai bambini con materiale che potrà essere utilizzato dai bambini stessi per rendere il momento della vaccinazione un momento più piacevole”. In definitiva, conclude Gavelli, “vogliamo veramente legare Actimel alla vaccinazione, aiutare questa campagna sociale fondamentale che in Italia sta avvenendo da molti mesi e quindi prendere una posizione concreta, reale e attivista a favore della vaccinazione”.
(ITALPRESS).
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