Faenza: dopo l’alluvione, contributi Imu e Tari per le imprese

A seguito dell’alluvione, l’amministrazione comunale di Faenza ha deliberato la concessione di contributi relativi a IMU e TARI per alcune tipologie di imprese danneggiate dalle alluvioni e dai disagi dovuti ai cantieri per lavori di ricostruzione. Nell’ottica di incentivare la ripartenza delle attività economiche e rendere più competitiva la realtà faentina, i contributi sono stati pensati non solo per le attività che hanno riaperto ma anche per quelle che apriranno ex novo. Il contributo si somma alle scontistiche relative all’occupazione di suolo pubblico già in vigore per attività commerciali e ambulanti.

Imu

Per quanto riguarda l’IMU, l’agevolazione sarà concessa nella forma di rimborso commisurato all’IMU pagata sulle unità immobiliari nel 2023 e potrà essere richiesta con apposita domanda fino al 30 settembre 2024. Il contributo è previsto anche per il 2025 nella misura del 50% rispetto all’IMU versata nel 2024.

I beneficiari della misura economica sono i proprietari di unità immobiliari ad uso commerciale ed artigianale posti in tutto il territorio comunale – ad esclusione degli immobili posti nei centri commerciali e nelle aree commerciali integrate -, che, nel rispetto della disciplina urbanistico – edilizia, metteranno a disposizione per almeno tre mesi nel 2024 i propri locali per consentire la partenza di nuove attività commerciali o artigianali. Tale beneficio sarà garantito anche retroattivamente rispetto a contratti di locazione stipulati dopo il 16 maggio 2023 ed attivi alla data di presentazione della specifica istanza di contributo.

La stessa agevolazione spetterà inoltre ai proprietari di unità immobiliari ad uso commerciale ed artigianale che hanno subìto danni dall’alluvione che, per almeno tre mesi, metteranno a disposizione questi locali per consentire il trasferimento di sede di imprese artigianali e commerciali.

Tari

Per quanto riguarda la TARI, la misura è rivolta alle imprese commerciali e artigianali alluvionate con un contributo pari al 60% dell’importo della TARI dovuta per l’anno 2024, a condizione che le imprese abbiano ripreso l’attività nel 2023 e che la manterranno in essere nel 2024 per almeno sei mesi.

A condizione che mantengano aperta la loro attività per almeno tre mesi durante l’anno, lo stesso contributo pari al 60% dell’importo della TARI 2024 spetterà anche alle imprese commerciali e artigianali che apriranno ex novo nel 2024 e a quelle che hanno già aperto una nuova attività dopo il 16 maggio 2023, in esercizio per almeno due mesi nel 2024.

Come ricordato sono inoltre previsti benefici per le imprese che hanno subìto penalizzazioni a causa sia dell’alluvione sia dei cantieri per la riapertura del Ponte delle Grazie e il nuovo ponte Bailey. In questo caso il contributo sarà pari al 200% della Tari dovuta per il 2024 per le imprese di piazza Lanzoni e del 50% per quelle situate in Corso Europa e vie laterali, in Via Forlivese da Porta delle Chiavi all’intersezione con Via Carchidio e Via De Gasperi.

Per accedere al contributo TARI dovrà essere presentata una specifica richiesta in modalità telematica entro il 30 novembre 2024 utilizzando il portale “Servizi on line” – “Portale dei servizi a cittadini e imprese”.

Infine, in virtù del servizio di primaria importanza che svolgono per la collettività, è stata deliberato in via eccezionale un contributo di 2.000 euro per le Edicole alluvionate che svolgono attività di vendita di giornali e riviste come punto esclusivo e che, nel 2023, abbiano subìto una contrazione del fatturato rispetto all’anno precedente.

Leggi anche: La Romagna sott’acqua. Quando tutto è cominciato un anno fa

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