Ravenna: già un suicidio nel 2018 nel palazzo di via Dradi da cui la donna si è buttata con figlia e cane

Nel caso dell'8 gennaio 2024 la donna è sopravvissuta, mentre sono morti la figlia il cane. In quello del 2018 aveva perso la vita la donna di 50 anni

L’8 gennaio 2024 Giulia Lavatura ha tentato suicidio buttandosi da un palazzo di via Dradi. Ha portato con sé la figlia di 6 anni e il cane: questi ultimi sono morti, mentre la donna è sopravvissuta. Nello stesso palazzo c’era già stato un suicidio, un’altra donna si era lanciata nel vuoto.

Era il 27 giugno del 2018, quando una donna di 50 anni morì buttandosi da un terrazzo di via Dradi. A scoprire l’accaduto furono alcuni condomini che avevano sentito il tonfo. Si affacciarono alla finestra e videro a terra il corpo della donna. In quel caso non si era trattato di una condomina dello stabile. I soccorsi del 118 arrivarono sul posto, ma per la donna – a differenza di quanto accaduto alla 41enne – non ci fu nulla da fare. Dopo vari tentativi di rianimazione, venne constatato il decesso.

Via Dradi: la donna è sopravvissuta ed è accusata di omicidio

A morire l’8 gennaio, invece, è stata la figlia di 6 anni, a cui è dedicato il cordoglio del Sindaco De Pascale. «Apprendo con sgomento e tanta tristezza della terribile tragedia che ha colpito questa mattina la nostra città. Per circostanze in via di accertamento una donna, al momento ricoverata al Bufalini, si è gettata dal nono piano con sua figlia, la quale è deceduta nell’impatto. Sul posto sono immediatamente accorsi i sanitari e le forze dell’ordine. Ai familiari della bimba e ai suoi cari vanno le più sentite condoglianze mie e di tutta la nostra comunità».

Lavatura aveva annunciato le sue intenzioni in un post su Facebook, dove denunciava una situazione famigliare difficile, soprattutto nei rapporti con il padre. La donna era stata seguita dal Csm (Centro di Salute Mentale) e in passato aveva subito un Trattamento sanitario obbligatorio, per patologie

La 41enne Giulia Lavatura è fuori pericolo; è stata sottoposta a un intervento chirurgico ed è ricoverata in Rianimazione all’ospedale Bufalini di Cesena con una prognosi di 40 giorni. È stata accusata di omicidio pluriaggravato e si trova in stato di arresto.

Secondo le ricostruzioni, l’impatto della donna al suolo è stato attutito dalle reti delle impalcature, che ricoprono la facciata dell’abitazione, in fase di ristrutturazione per il Superbonus.

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