Questa fase di innovazione e recessione nelle forme e nei contenuti, che può assumere a livello globale aspetti di aggressione militare o di difese oltranziste, si dipana in maniera strategica e razionale nel Piano nazionale di ripresa e resilienza che attinge le sue risorse da due fondi europei di NEXT GENETARION EU. Il PNRR si sviluppa in 16 componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti dalla strategia del governo e tali obiettivi sono raggruppati in 6 missioni fondamentali di cui la prima, “Digitalizzazione, competitività, cultura e turismo”, interessa particolarmente il nostro territorio e soprattutto Ravenna che sopravvive a catastrofi storiche e che ancora testimonia le grandezze del passato.Non dobbiamo dimenticare che Ravenna è stata per tre volte capitale, che proprio nel cuore della nostra città nel V secolo si è consumato l’evento più catastrofico dell’antichità: la caduta di un impero, quello romano, che ha rappresentato la stella polare per oltre mille anni e ha visto la transizione dalla cultura greco-romana alla cultura ellenistico-cristiana.
I turisti che apprezzano i nostri monumenti tardo-antichi e che si appassionano alla tecnica del mosaico, raramente si chiedono quali risvolti ebbe la caduta dell’Impero Romano a Ravenna, come una città che ospitava la corte imperiale si vide travolta da eserciti barbarici che ubbidivano a generali eruli o goti che ambivano all’eredità dell’aquila romana.
Nulla nella modernità, nemmeno le guerre mondiali, hanno creato un disorientamento come quel 474 anno Domini, quando le insegne imperiali furono inviata da Odoacre a Costantinopoli all’imperatore d’Oriente Zenone.
Ravenna con la sua topografia, il suo museo a cielo aperto, le sue atmosfere che cambiano al cambiare delle stagioni, le sue luci soffuse, testimonia la resilienza della storia e della cultura, che si radica nella consapevolezza della relatività della grandezza e nella forza della propria missione di conservazione del proprio passato.
Proprio questa dimensione conservativa diviene l’anima della missione del PNRR all’interno della modernizzazione, digitalizzazione e competitività del nostro Paese, dove passato e presente dialogano in modo costruttivo e rilanciano l’unità della memoria.[vc_single_image image=”3420″ img_size=”medium”]
MARIA GRAZIA LENZI
Diplomatasi nel 1978 al Liceo Classico Dante Alighieri di Ravenna, si è laureata in Lingua e Letteratura Latina presso l’Ateneo bolognese nel 1985. Laureatasi anche in Lingue Moderne e Conservazione dei Beni culturali, oltre a inglese, francese e spagnolo, ha approfondito l’arabo con il corso triennale presso l’IsiAO, conseguendo il diploma nel 2009. Quasi contemporaneamente si è dedicata ad un corso di perfezionamento sull’organizzazione della città storica, del territorio e dei loro modelli di rappresentazione presso la Scuola Superiore di Bologna.
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