Gli animalisti denunciano la donna che si è lanciata dal nono piano per la morte del cane

Aidaa: «Non ci permettiamo di entrare nel merito di questa tragedia familiare ma registriamo un fatto, la morte del cane, un reato punibile ai sensi dell’articolo 544 del codice penale»

Gli animalisti denunciano la donna che ha tentato il suicidio lunedì 8 gennaio, per aver provocato la morte del cane. Lo ha annunciato l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Aidaa: presenterà una denuncia contro Giulia Lavatura, la donna che si è buttata dal nono piano, portando con sé la figlia e il cane.

Gli animalisti hanno deciso di presentare una denuncia per l’uccisione del cane ai sensi dell’articolo 544 del codice penale. «Non ci permettiamo di entrare nel merito di questa tragedia familiare – scrivono gli animalisti di Aidaa – ma registriamo un fatto, la morte del cane che rappresenta un reato punibile ai sensi dell’articolo 544 del codice penale poi se questa persone sarà perseguibile e in che forma sarà la magistratura a stabilirlo, a noi però è parso giusto chiedere un poco di giustizia per quel cagnolino la cui morte tragica non ha alcun motivo di essere».

Nella mattina del 9 gennaio, inoltre, il pm Stefano Stargiotti, accompagnato dal dirigente della Squadra Mobile di Ravenna Claudio Cagnini, si è recato al reparto Rianimazione del Bufalini per interrogare la donna. Al momento la 41enne è accusata di omicidio pluriaggravato, poco prima aveva annunciato le sue intenzioni in un post su Facebook.

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