Nuovo stop ai lavori al Palazzetto delle Arti e dello Sport. Ripristinata l’inchiesta antimafia

Già ad aprile 2022 i lavori erano stati sospesi a seguito di un'inchiesta antimafia disposta dalla Prefettura di Salerno, che in una successiva sentenza del 10 gennaio scorso è stata rigettata

Nuova sospensione dei lavori al Palazzetto dello sport che sembra non avere pace. Questa mattina infatti, il consorzio stabile ReseArch, ha comunicato a mezzo pec che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del ministero dell’Interno e, in riforma della sentenza del Tar Campania – Salerno che ha ripristinato l’interdittiva antimafia del Prefetto di Salerno del 2022, in danno del consorzio ReseArch firmando così un nuovo stop ai lavori al palazzetto.

A seguito di ciò la Stazione Appaltante, ovvero il Comune di Ravenna, ha provveduto a ordinare oggi, 13 marzo, la sospensione dei lavori del cantiere “Città delle Arti e dello Sport”, ordinando altresì all’impresa esecutrice di mettere in sicurezza il cantiere medesimo nelle more delle determinazioni che verranno successivamente assunte.

Un cantiere burrascoso

Non era la prima volta, infatti già ad aprile 2022 i lavori erano stati sospesi a seguito di un’inchiesta antimafia disposta dalla Prefettura di Salerno. Inchiesta rigettata in una successiva sentenza del 10 gennaio scorso con conseguente e revoca del controllo giudiziario del Consorzio Research

Questo aveva consentito al Research di proseguire i lavori del cantiere del nuovo Palazzetto delle Arti e dello Sport, un investimento da 20 milioni che ha l’obiettivo di realizzare un nuovo palazzetto da 6 mila posti corredato di due palestre. Ma adesso il cantiere chiude nuovamente i battenti e si prepara a nuovi guai, in attesa di mettere la parola fine a questa storia.

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