Ravenna, ecco come sarà il nuovo Palazzo delle Arti e dello Sport

È stato presentato in nuovo Palazzo delle Arti e dello Sport che affiancherà il Pala De Andrè per gli eventi sportivi e musicali

Foto: presentazione del nuovo Palazzo delle Arti e dello Sport

Sta prendendo forma il nuovo Palazzo delle Arti e dello Sport di Ravenna destinato a porre fine alla ‘solitudine’ del ben noto Pala De André. Una curiosità: a svettare di più resterà il Pala De André con i suoi circa 33 metri, a fronte dei poco meno di 24 del nuovo palasport. I più attenti avranno già avuto modo di intravvedere dalla strada le gru al lavoro e i primi muri elevati. Attualmente sono state realizzate tutte le opere di fondazione e sono quasi completate le parti portanti che reggeranno il primo livello delle tribune

Sono stati inoltre montati i prefabbricati che costituiscono le due palestre di allenamento capaci di ospitare ciascuna un campo da basket regolamentare per un’altezza di 9 metri netti interni. Durante il primo sopralluogo ufficiale di questa mattina, il sindaco Michele De Pascale ha fatto il punto sui lavori che dovrebbero terminare entro la fine del 2023.

L’appalto per la realizzazione

L’appalto è strutturato in tre parti: una prestazione obbligatoria che comprende l’edificio principale e due prestazioni opzionali che includono l’area esterna e gli allestimenti, per un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro. Il lavoro di progettazione è stato interamente a carico dei competenti uffici tecnici comunali, che vedono impegnati in prima linea gli ingegneri Luca Leonelli e Massimo Camprini. La consegna definitiva dei lavori per l’edificio principale è avvenuta lo scorso 18 maggio e la fine di questa parte dei lavori è prevista entro quest’anno.

«Qualche imprevisto non è mancato – spiega il primo cittadino – a causa della pandemia e del cambio di impresa causa interdittiva antimafia, ma ora la costruzione del nuovo palasport procede. Speriamo di non dover fare fronte, come capitato in altri cantieri, a una carenza di materiali o ai costi troppo lievitati a causa della difficile situazione internazionale. La scelta della location a fianco del vecchio palazzetto, risponde alla logica dell’ottimizzazione delle risorse esistenti: un ampio parcheggio, spazi inutilizzati e la prossimità al centro storico».

Il sindaco ricorda poi le motivazioni che hanno portato, al termine di un dibattito pluridecennale, alla decisione di costruire il nuovo palasport. «Da solo il Pala De André non rispondeva più alle esigenze della città – racconta –, né per la capienza troppo limitata, che impedisce di ospitare eventi sportivi o di intrattenimento di una certa caratura, né in termini di efficienza energetica, come dimostrato dagli alti costi gestionali.

L’edificio che stiamo realizzando, oltre che più risparmioso, sarà il giusto compromesso per una città non fieristica come la nostra, salvo l’eccezione dell’Omc – Med Energy Conference da mantenere, per dare spazio alle attività delle numerose associazioni sportive, ospitare importanti eventi sportivi e di intrattenimento oltre a svolgere importanti funzioni di Protezione Civile. Probabilmente la gestione dei due palasport sarà integrata, in modo da salvaguardare alcuni elementi strategici. La costruzione delle due nuove palestre di allenamento, che all’evenienza possono diventare quattro, sono state pensate per sopperire a una carenza ormai nota della nostra città».

6 mila posti per eventi sportivi

Il nuovo palazzetto vanterà 6.017 posti per gli eventi di volley e basket, con tre ordini di tribune da utilizzare in base alle esigenze. Per gli eventi di intrattenimento, invece, potrebbe diminuire o aumentare a seconda degli allestimenti. L’assessore comunale allo Sport Giacomo Costantini ha infine anticipato la possibilità di ospitare eventi di caratura europea per la ginnastica artistica e ritmica, così come le giovanili di scherma, a cui si potrebbe aggiungere qualche finale importante di basket e volley. In ambito musicale, ampio spazio sarà dato a eventi pop in crescita anche durante la stagione invernale.

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