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L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ottiene quasi 100mila euro di contributi per l’inclusione delle persone disabili

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha ricevuto un contributo di 95.626 euro da destinare all’inclusione delle persone disabili, grazie a un fondo statale regionalizzato (decreto legge «Sostegni» del 19 marzo 2021).

 

I fondi saranno destinati alla realizzazione di due progetti: un’area giochi inclusiva all’interno del parco del Tondo di Lugo e la riqualificazione della sede del centro diurno socio-riabilitativo per disabili «Galassia».

 

Il progetto dell’area giochi inclusiva prevede che venga installata della gomma colata (pavimento morbido), scivoli e giochi a livelli diversi di altezza, altalene con seggiolini doppi, singoli e per bimbi più piccoli; sono previsti anche pannelli didattici come lo xilofono e i fiori parlanti.

Il progetto è stato presentato in uno specifico incontro con le principali associazioni per disabili del territorio, gruppi familiari e terzo settore; la sua realizzazione permetterà di rendere il parco ancora più inclusivo grazie a percorsi, aree e attrezzature in grado di essere vissute superando le diverse disabilità fisiche, sensoriali e cognitive.

La scelta del Tondo offre diversi vantaggi in termini di accessibilità, tra cui la posizione centrale raggiungibile tramite percorsi ciclopedonali protetti, la vicinanza alle scuole e ai servizi di trasporto (stazione ferroviaria e delle corriere), la possibilità di parcheggio, la presenza di vialetti privi di barriere architettoniche, servizi igienici adatti per i disabili, un bar e illuminazione notturna.

Il costo del parco sarà interamente sostenuto dal contributo statale, per un importo di 47.813 euro.

 

Il secondo progetto riguarda invece la ricollocazione e riqualificazione del centro diurno socio riabilitativo per disabili «Galassia», che sarà trasferito da Fusignano alla Cra «Reale» di Alfonsine, in locali più ampi e funzionali, collocati al piano terra della struttura. Gli spazi individuati, di proprietà dell’Ausl, saranno riqualificati per consentire l’accoglienza fino a 12 utenti nel periodo iniziale e 15 a regime.

Il costo complessivo dell’intervento è di 60mila euro, di cui 47.813 coperti da contributo e i restanti in carico all’Ausl della Romagna.

 

Sul territorio dell’Unione sono presenti circa 460 minori con certificazione di disabilità, di cui un terzo in carico ai servizi per un sostegno scolastico educativo, mentre le persone disabili adulte in carico al servizio sociale dell’Unione nel corso del 2021 sono state circa 500.

 

Come supporto alla domiciliarità, in particolare per la fascia di disabili adulti, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dispone di due posti di centri diurni, sei posti di centro socio-occupazionale a diverse intensità di supporto, servizi di assistenza domiciliare educativa, socioassistenziale, pasti a domicilio, telesoccorso, contributi per l’abbattimento di barriere architettoniche, autonomia domestica, bonus. Sono inoltre oramai consolidati interventi di supporto alla mobilità (tramite agevolazioni, contributi, trasporti personalizzati), ai percorsi lavorativi (tirocini lavorativi, collocamento mirato, mobilità casa lavoro).

 

Si sono sviluppati nel tempo interventi e servizi di prossimità e domiciliarità in grado di accompagnare le persone nel loro contesto di vita, attraverso la costruzione di progetti condivisi con l’utente, la famiglia, le associazioni di famigliari. Sono stati attivati progetti di supporto alla vita indipendente e co-finanziati progetti promossi da associazioni di famigliari che in autonomia organizzano vacanze, uscite, attività ludico-ricreative eccetera. Tramite rapporti convenzionali, sono infine disponibili posti letto in appartamenti supportati 24/7 per sperimentazioni di autonomia e sollievi, in particolare per disabilità intellettive, e due appartamenti Erp ristrutturati e adeguati con il fondo del Dopo di noi. L’attenzione alle politiche in favore delle persone con disabilità vedrà l’Unione impegnata, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nell’attivazione di un nuovo appartamento vigilato, destinato alla sperimentazione di vita autonoma/abitazione ponte volto ad ampliare il numero degli interventi a sostegno dell’autonomia.

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