Tutto ciò ha creato situazioni di grande incertezza e instabilità con cui il nostro sistema Paese deve imparare a convivere. In questo scenario, il compito delle Piccole e Medie imprese è comprendere come meglio inserirsi in questi nuovi processi in tutto è interconnesso. Oggi le Micro e Piccole Imprese non possono più prescindere dalle grandi, per le quali è fondamentale il contributo delle piccole realtà. E in questo contesto assume ancora maggior importanza il ruolo delle Associazioni, che devono fare massa critica e creare condizioni favorevoli per le imprese in questi processi».Ha concluso l’iniziativa il Direttore Generale della Cna di Ravenna, Massimo Mazzavillani, che ha dichiarato: «Cna ha già intrapreso un percorso per approfondire e strutturare il ruolo delle MPMI in questo nuovo contesto. Le imprese dovranno imparare a cogliere i mutamenti e gestirli attivamente, anche grazie ai tanti strumenti messi in campo da Cna attraverso relazioni con Istituzioni, mondo della formazione e della ricerca, opportunità e servizi. Stiamo lavorando attivamente alla costruzione di reti di imprese con interessi condivisi in ottica di filiera, e dobbiamo insistere su strada con decisione, perché non si tornerà più alla situazione precedente alla pandemia».Infine, rispetto al tema del gas, il Direttore della Cna ha affermato: «sciagurata la scelta compiuta nel 2018 di bloccare le estrazioni del gas nel nostro Paese, ora ne paghiamo purtroppo le conseguenze con risvolti molto impattanti. Impossibile recuperare quanto perduto in questi quattro anni, ma è il momento di sfruttare appieno le risorse di cui disponiamo, potenziando le estrazioni di gas già attive e semplificando al massimo i processi di ricerca di siti per nuove estrazioni. Occorre, inoltre, insistere sulle rinnovabili e diversificare le fonti di approvvigionamento di gas».«In questo contesto – ha proseguito Mazzavillani – è indispensabile mettere in campo una politica industriale di livello europeo, prevedendo un tetto massimo al prezzo del gas, e costruire un nuovo Recovery Plan accompagnato da una sospensione del Patto di Stabilità per consentire adeguati investimenti tesi alla soluzione di questi problemi che stanno minando da crescita dell’economia prevista anche per il 2022».
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