Si gettò dal nono piano, causando la morte della figlia. Giulia Lavatura trasferita a Villa Azzurra

La donna al momento avrebbe preso coscienza del gesto e accettato la necessità di una cura farmacologica. Nel frattempo, l'avvocato difensore ha chiesto la perizia psichiatrica per stabilire se la donna sia imputabile o meno

Giulia Lavatura ha lasciato il reparto di Psichiatria di Ravenna ed è stata trasferita nella clinica Villa Azzurra, sulle colline faentine. Si tratta della 41enne di Ravenna che l’8 gennaio si è gettata nel vuoto dal nono piano della palazzo di via Dradi in cui viveva, portando con sé la figlia di sei anni e la loro cagnolina, entrambe morte nell’impatto. Mentre lei si è salvata.

Giulia Lavatura a due mesi dalla tragedia

Come riporta il Resto del Carlino, tecnicamente Giulia Lavatura oggi si trova agli arresti domiciliari, non più in custodia in casa di cura. L’avvocato Massimo Ricci Maccarini, come aveva già annunciato, ha chiesto una consulenza psichiatrica. L’obiettivo del difensore è di stabilire se la donna al momento del gesto fosse in grado di intendere e di volere. Tutto ciò anche perché da circa dieci anni la donna era in cura al Centro di salute mentale (Csm) di Ravenna, anche se da poco più di un mese aveva deciso di sospendere le medicine.

Ad oggi Lavatura cammina autonomamente, nonostante il volo, e avrebbe preso coscienza del gesto che ha fatto, così come di aver causato la morte della figlia. Inoltre avrebbe capito la necessità di una cura farmacologica.

Sospendendo le medicine, infatti, aveva iniziato a credere che la sua famiglia stesse complottando contro di lei, così come il Csm: nel testamento pubblicato su Facebook poche ore prima di lanciarsi nel vuoto li indicava come i colpevoli dei suoi problemi. Tra i suoi principali timori c’erano i lavori del Superbonus su una casa che aveva insieme al padre a Bagnacavallo, per la quale temeva di indebitarsi. Ora, però, Giulia è tornata in contatto con il padre e gli altri familiari.

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