«Tornare a Ravenna è stata una bella esperienza – racconta l’artista Borghi –. La mostra è stato un modo di rileggere il mio lavoro. Nelle mie opere evidente è il tema del gesto che si ripete, secondo precise texture e scelte cromatiche, mentre lo scarto di materiale plastico rappresenta il mio tratto distintivo. Le bottiglie e i tappi in plastica sono, senza dubbio, gli oggetti che più ho utilizzato. In passato, nella realizzazione di abiti da donna e veneri, ho anche recuperato scarti da grandi aziende del campo cosmetico, in particolare unghie, quindi si può dire che ho ripercorso 15 anni di moda di smalti e colori». Anche il tema del decorativo è stato a lungo indagato, soprattutto in ambito quotidiano, per raccontare storie. Ed è così che il mosaico è diventato il suo principale “luogo di indagine”.
«La “Biennale del Mosaico contemporaneo” – conclude Torcellini –, è il contesto in cui il mosaico, tra forme pure e spurie, si può incarnare anche in installazioni pavimentali, fatte di tappi di bottiglie, attraverso cui guardare in faccia le contraddizioni della nostra società».
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Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
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Si terrà sabato 23 novembre dalle 9 alle 12 nella sala Ascom, in via Acquacalda 29 a Lugo.
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