‘Fleximan’ è tornato a Ravenna: nella notte tra il 6 e il 7 febbraio è stato abbattuto l’autovelox in via Mandriole, in direzione Sant’Alberto. Si trova tra le località di Mandriole e Sant’Alberto, pochi metri più avanti c’è l’agriturismo La Rucola, dall’altro lato della strada solo il canale. Il limite è dei 70 km/h
Il metodo utilizzato è il classico taglio alla base con un flessibile, da cui il soprannome, cioè con una motosega di forma circolare. Ai bordi della strada, però, il terreno scende di almeno tre metri ed è coperto dai rovi, perciò i resti del velox risultano poco visibili.
È il quarto autovelox segato in Provincia: gli altri tre sono stati colpiti in soli cinque giorni. Tutto è partito dall’annuncio con un cartello comparso in via Bellucci il 25 gennaio, dove esattamente tre mesi prima era stato installato un velox. Il giorno dopo, ‘Fleximan’ – o un suo emulatore – ha colpito: nel mirino è finito però quello in via Dismano a Osteria. Poi è passato a Castel Bolognese in via Borrello e infine a Faenza, nella tangenziale verso Forlì.
Se il primo aveva fatto scalpore tra gli abitanti e tra le istituzioni, tutto sommato ci si era presto abituati. Ma una settimana senza ‘Fleximan’ – l’ultimo colpo era stato il 30 gennaio – aveva fatto pensare che fosse tutto finito. E invece.
Il fenomeno è iniziato il 19 maggio scorso a Borsaro nel Polesine, dove l’autovelox era stato tagliato con un flessibile, reinstallato e poi tagliato una seconda volta. Ma è nelle ultime settimane che si è cosparso a macchia d’olio nel Nord Italia: Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Liguria.
Il ritrovo è per le 10 alla sede di CittAttiva, ingresso giardini Speyer, mentre alle 10.30 è prevista la partenza
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