Cau Ravenna, la nuova sfida della sanità per alleggerire il Pronto soccorso

Lunedì 22 gennaio apre il primo Cau, Centro di assistenza e urgenza di Ravenna, all’interno dei locali ristrutturati del Cmp di via Fiume Montone Abbandonato, a pochi passi dal Pronto soccorso. L’inaugurazione, inizialmente prevista per il 15 gennaio, è slittata di una settimana per una revisione complessiva dell’azienda sanitaria anche in rapporto con le altre aperture in programma. Nel solo mese di gennaio, infatti, l’Ausl avvia ben 7 Cau. Il Cau Ravenna è l’unico tra questi nella nostra provincia, il secondo dopo quello aperto a Cervia nel 2020 con un altro nome.

Per i cittadini ci vorrà un po’ di tempo per familiarizzare con questa nuova struttura aperta 7 giorni su 7 con accesso diretto, per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20. L’obiettivo dichiarato della Regione, che ne è promotrice, è dare assistenza ai pazienti non gravi velocemente, i cosiddetti ‘codici bianchi e verdi’, diminuendo così il carico sul Pronto soccorso del Santa Maria delle Croci sempre più in affanno. Per la sede ravennate, ci si aspetta un’affluenza giornaliera dai 50 ai 70 pazienti da visitare in base all’ora di arrivo. Tempi di attesa stimati? Entro le due ore.

Che cos’è il Cau – Centro di assistenza e urgenza

Il Cau è una struttura sanitaria in cui lavorano medici di continuità assistenziale e infermieri, adeguatamente formati e pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità.

I Cau possono erogare gratuitamente diverse prestazioni: visita medica, certificazioni, trattamento farmacologico al bisogno, prescrizione di terapia per patologie di nuove insorgenza o terapie essenziali, procedure chirurgiche minori (per esempio suture, medicazioni), prestazioni assistenziali e specialistiche per eventi di origine traumatica.

L’esperienza del nuovo centro sarà più simile alla visita del medico di base che al Pronto soccorso, con la differenza che non c’è bisogno di appuntamento. Non a caso i Cau nascono come strutture che si affiancano al medico di medicina generale senza sostituirlo ma integrandolo. 

Come funziona il Cau e il personale

I cittadini vengono accolti al Cau da un infermiere che, dopo un breve colloquio, valuta il bisogno sanitario espresso, a cui seguirà una visita medica ed eventuali approfondimenti diagnostici. Spetta quindi al personale infermieristico l’importante compito di riconoscere le condizioni patologiche che non possono essere trattate lì ma che necessitano di essere indirizzate al Pronto soccorso. l medico del Cau – se necessario – prescriverà prestazioni specialistiche a completamento diagnostico. L’esito del percorso clinico-assistenziale effettuato al Cau è disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino. Chi opera nel Cau? Medici (medici di medicina generale e della guardia medica) e infermieri.

Per quanto riguarda Ravenna, è prevista un’équipe di circa una dozzina di medici formata da tanti professionisti che hanno già lavorato a Cervia, dove è stato aperto il primo Cau della provincia, oltre che di nuovi componenti. I medici saranno presenti a turni di due (con altrettanti infermieri), quindi non lavorano a tempo pieno al Cau perché hanno anche altre funzioni. Fra di loro c’è chi è specializzando, chi sta seguendo un corso di formazione per diventare medico di medicina generale e chi ha un proprio ambulatorio come medico di medicina generale. Sono stati poi selezionati infermieri a cui è stata rivolta una formazione specifica.

Ecco i sintomi per cui rivolgersi al Cau

L’elenco dei principali sintomi per cui presentarsi al Cau sono i seguenti: mal di testa/cefalea/emicrania (con dolore lieve-moderato), ustioni minori/solari, disturbi della vista, contrattura muscolare, dolore all’occhio, dolore alle articolazioni, irritazione da lenti a contatto, diarrea (senza sangue), occhio rosso con secrezioni/congiuntivite, disturbi anali, trauma occhio senza disturbi della vista, dolore addominale (con dolore lieve-moderato), corpo estraneo orecchio, dolore fianco (tipo coliche renali), dolore orecchio, nausea e/o vomito ripetuto, riduzione dell’udito/tappo di cerume, mal di schiena/lombalgia.

Inoltre, sangue al naso, bruciore/difficoltà a urinare, mal di denti, ostruzione o sostituzione di catetere vescicale, problemi post-estrazione dentaria, agitazione in stato ansioso già conosciuto, torcicollo, febbre tosse/raffreddore/mal di gola, medicazioni e rimozioni punti, traumi lievi (piede, caviglia, ginocchia, gomito, polso, mano), piccole ferite, prurito, arrossamento/tumefazione della cute, variazione glicemia, punture di insetto, morso di animale, variazione pressione arteriosa.

In caso di sintomi gravi quali dolori toracici, difficoltà respiratorie, cefalee inusuali, dolori addominali di grado severo e sintomi riconducibili al disturbo neurologico acuto, è necessario continuare a chiamare il 118 ricorrendo alle cure del Pronto soccorso.

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