Aveva lanciato una bottiglia di vetro con il pullman dei tifosi avversari, mandando in mille pezzi il vetro posteriore. L’ultrà ravennate ha patteggiato 5 mesi e 10 giorni. Ma domenica scorsa, nella partita di ritorno, c’è stata la vendetta dei tifosi di Sangiuliano City.
L’ultrà 26enne era stato arrestato in differita grazie alla ripresa delle telecamere di via Cassino. Il giovane aveva ammesso i fatti e chiesto scusa.
Prima dell’udienza di ieri, 28 febbraio, aveva già risarcito il danno del parabrezza infranto, 500 euro. E, dopo un giorno in carcere, era finito due mesi e mezzo ai domiciliari, quindi liberato con obbligo di firma due giorni a settimana. Ora il suo avvocato chiesto la revoca della misura cautelare e, con il consenso della Procura, tornerà libero.
All’ultras rimane una Daspo: otto anni di interdizione da ogni evento sportivo. Il giovane aveva già precedenti di polizia per rissa e aveva già subito un Daspo di un anno.
Tutto è successo il 23 ottobre scorso, quando davanti allo stadio Benelli prima della partita contro la squadra milanese del Sangiuliano, il pullman dei tifosi avversari era passato di fronte al bar di ritrovo degli ultras giallorossi. Il lancio ha rotto il parabrezza posteriore, ma fortunatamente nessuno era rimasto ferito.
Domenica scorsa, 25 febbraio, tre tifosi del Sangiuliano incappucciati, in occasione della gara di ritorno, si sono vendicando lanciando sassi contro il pullman dei giocatori giallorossi, a circa un chilometro dallo stadio. I tre hanno provocato solo danni alla carrozzeria, spavento. Fortunatamente nessuna conseguenza per gli atleti e lo staff del Ravenna Fc.
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