Donatella Di Pietrantonio conquista il Premio Strega giovani e si candida nella cinquina con un romanzo che racconta la storia di una famiglia abruzzese che vive fra silenzi e parole non dette, fra ricordi dolorosi, solitudine e sensi di colpa. Lucia è la protagonista del testo, una donna che ha attraversato il dolore che l’ha colpita una notte di 20 anni prima e che l’accompagna anche dopo essere diventata madre. Un viaggio nell’animo umano fra rapporti di amicizia e con i luoghi d’origine offrendo al lettore la possibilità analizzare la propria fragilità e la difficoltà di governare l’insicurezza

Zero Calcare torna a dominare le classifica con il suo nuovo libro “Quando muori resta a me” in cui tratta il suo rapporto con il padre durante un viaggio verso il paesino tra le Dolomiti da cui proviene la famiglia paterna. Sarebbe la scusa perfetta per imparare a scoprirsi ma il dialogo langue, c’è difficoltà di confronto. A rincarare la dose il cattivo rapporto con la famiglia per un odio dalle radici lontane, che risalgono a prima della Grande guerra, e si intrecciano al mistero che circonda, da trentacinque anni, la vita di Calcare. Una storia perfetta da portare con se al mare, in cui l’autore si costringe a guardarsi allo specchio e non si fa sconti nel raccontare ciò che vede.

Da poco reduce della vittoria al Premio Bancarella 2024 non si può non nominare “Il cognome delle donne” di Aurora Tamigio. Il testo è una saga familiare ambientata nella sua terra d’origine: la Sicilia, nel ‘900. Un libro tutto al femminile, con generazioni di donne che si susseguono negli anni alla ricerca di una libertà che va contro i dettami imposti dalla famiglia e dalla società.

Dopo aver conquistato le classifiche con “La Portalettere” l’autrice Francesca Giannone rientra nella Top 10 con il suo romanzo “Domani, Domani” un nuova storia ambientata in Salento e che prende il via dal 1959. Qui Lorenzo e Agnese, fratello e sorella, cercando di trovar la loro strada, dopo aver perso tutto, fra alti e bassi, alla ricerca di un altro domani.

Una biografia non può mancare per riempire le giornate estive e Carlo Augias arriva in soccorso con 296 pagine in cui, alla veneranda età di 90 anni, ha raccolto la sua storia, dall’infanzia in Libia, il ritorno a Roma, l’incubo dell’occupazione tedesca, il collegio cattolico, i primi passi nel giornalismo, per giungere a «Telefono giallo» e «la Repubblica». Un racconto in cui conservare una parte di se, la sua carriera, le sue passioni e le sue letture da trasmettere al prossimo; perché, come dice lo stesso Augias: «La vita s’impara».

Una donna brutalmente assassinata viene ritrovata ai piedi di un castagno alle pendici dell’Etna. la donna era “La Boscaiola”, un tipo schivo, però non dava fastidio a nessuno: una di quelle persone che non sembrano avere amici e nemmeno nemici. Eppure qualcuno l’ha uccisa. Sarà compito del vicequestore Guarrasi con l’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè risolvere il caso, cercando di conciliare vita e lavoro, in questo giallo perfetto per le giornate estive.

Tornano anche quest’anno i quaderni dei compiti delle vacanze per adulti, un passatempo per, come dichiarato sulla copertina: “spegnere lo schermo e accendere il cervello” e mantenere la mente allenata con esercizi divertenti e istruttivi e un passatempo mentre si prende il sole sotto l’ombrellone.

Se sei il lettore da enigmi sotto l’ombrellone sicuramente nella borsa da mare non potrà mancare il nuovo libro del ravennate Stefano Mazzesi: “Come asfalto sui prati”, un thriller che ha come protagonista l’ormai conosciuto Michele Rio ma in versione young, per scoprire da dove nasce la storia del conduttore radiofonico – detective più amato della Romagna.