Una petizione per piazza Baracca. «Risollevarla dal degrado e renderla turistica»

Residenti e imprenditori l'hanno indirizzata al prefetto, proponendo soluzioni concrete per la rinascita della piazza alle porte del centro. Uno degli obiettivi è anche quello di ridurre il traffico spesso congestionato

«L’8 giugno, un gruppo di residenti e imprenditori ha lanciato una petizione, indirizzata al Prefetto, per proporre soluzioni concrete e urgenti alle condizioni di disordine e di degrado in cui versa l’area di piazza Baracca.  Secolare porta d’ingresso alla città e suo biglietto da visita, essa merita in effetti di essere risollevata da ogni bruttura e valorizzata», fa sapere Alvaro Ancisi. Lista per Ravenna appoggia la petizione per piazza Baracca.

«La circolazione stradale ininterrottamente confusa e caotica, come le malvivenze e le indecenze seriali, che sono le sconcezze più note da bonificare (denunciate insistentemente e fermamente da Lista per Ravenna per più anni, anche con qualche risultato), sono evidenziate organicamente nella petizione esponendone le cause. Allo stesso tempo, sono indicati alle amministrazioni pubbliche locali e alle relative forze dell’ordine i rimedi e le innovazioni capaci di introdurre riordino, sicurezza, decoro e accoglienza».

«Ma il progetto è anche orientato a collegare armonicamente il risanamento e la rinascita della piazza con il percorso turistico, tutto da strutturare e sviluppare esaltandone le suggestive bellezze monumentali, archeologiche e artistiche, che congiunge piazza della Resistenza, ex Foro Boario, passando per viale Baracca, con la zona di San Vitale e con porta Teguriense, principale accesso antico alla zona monumentale della città. Senza nulla anticipare della presentazione che verrà resa pubblica, Lista per Ravenna plaude e si associa all’iniziativa», conclude Ancisi.

Piazza Baracca

Piazza Baracca torna periodicamente nel discorso politico e pubblico della città di Ravenna. Si è riacceso prima a ottobre, dopo l’omicidio di Christian Battaglia con una coltellata, che era scaturito dopo una lite avvenuta nella piazza. Era tornato alla ribalta anche a febbraio, dopo che il proprietario del minimarket aveva colpito con 17 coltellate una donna entrata nel suo locale, apparentemente per chiedere soldi e brandendo lei stessa il coltello in mano.

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