Omicidio Battaglia: dall’insulto alla coltellata. Gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda

A dare il via alla tragedia l'insulto in Piazza Baracca intorno alle 19 che ha poi condotto al tragico epilogo della sera.

Continuano gli sviluppi sulla tragedia dell’omicidio Battaglia. Dopo i terribili eventi della giornata di ieri iniziano a venire a galla le motivazioni dell’omicidio. Tutto ebbe inizio intorno alle 19 in piazza Baracca secondo le parole di alcuni testimoni, alla prima lite avevano partecipato più persone, fra cui oltre ai due uomini coinvolti nel caso anche il coinquilino del 62enne Mario Antonio Iadicicco arrestato dalla polizia.

Al centro della discussione un insulto canzonatorio rivolto alla vittima («frocio») durante una birra, davanti alla vetrina di uno dei negozi, da parte del coinquilino del 62enne, un 53enne di origini magrebine. Iadicicco ha cercato di dividere i due che si sono allontanati. Battaglia ha attraversato la strada inveendo contro i due mentre il 53enne è andato via in bici. La vittima non soddisfatta del risultato della discussione è tornato indietro e dopo aver afferrato una bottiglia poggiata per terra ha colpito il 62enne arrestato.

La polizia è intervenuta tempestivamente nell’area ma sul posto era rimasto solo Cristian che ha continuato a inveire nei confronti dei due che nel frattempo si erano dileguati.

I terribili eventi della sera

Una vicenda sorta da un banale litigio ha poi condotto al terribile epilogo della sera. Quando Battaglia si è recato all’appartamento di Iadicicco, probabilmente non avendo ancora sbollito la discussione, ha colpito al volto l’uomo che ha reagito colpendo la vittima all’addome con un coltello da cucina, causandogli un versamento interno. La vittima è riuscito a uscire in strada ma si è accasciato dopo alcuni metri fra via Cura e via Oberdan, dove è stato individuato intorno alle 23 da un suo amico di passaggio che ha subito dato l’allarme.

La volante giunta sul posto ha identificato immediatamente la vittima, che nel frattempo veniva condotta in ospedale. Consapevoli degli avvenimenti del pomeriggio la polizia si è recata in casa di Iadicicco non consapevole della gravità della situazione, dopo un’ora e mezzo di interrogatorio ha scagionato il coinquilino e ammesso la sua colpa.

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