Anche quest’anno tutti i romagnoli possono regalarsi o regalare il famoso calendario Luneri di Smémbar, stampato dal 1845 a Faenza. Il famoso lunario più antico d’Italia, nacque da un’idea di una compagnia di artisti burloni che, non riuscendo a saldare il conto all’osteria di Faenza la sera di capodanno, stesero quella stessa notte il calendario, divenuto ormai simbolo dell’inizio dell’anno in Romagna.
Sul lunario si potevano trovare consigli e previsioni sui raccolti, ma poi col passar del tempo, anche canzonette in dialetto e un “Discorso Generale”, capaci di attirare l’attenzione dei più. Anticamente il calendario veniva stampato su carta ruvida e i testi erano scritti dall’astronomo francese Philippe-Antoine Mathieu, il cui volto compare ancora oggi sulla stampa che è di una grandezza 70×50 cm in modo da poter essere facilmente appeso al muro.
Esso è arricchito con tanti particolari, quali le eclissi, gli equinozi, la Pasqua, la Quaresima, foto dei fondatori come il pittore Liverani e l’incisore Calzi e la Zirudela, cioè un discorso sull’anno passato.
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Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
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