Torri Hamon, la nipote del regista Antonioni alla manifestazione: «Salviamone una»

Ci sarà anche la nipote del regista Michelangelo Antonioni, domenica 7 aprile alla manifestazione per chiedere di salvare almeno una delle torri Hamon degli anni Cinquanta ancora non toccata dalla demolizione. La prima, infatti, è in fase di abbattimento da oltre una settimana, come documentato anche dalla suggestive foto di Vincenzo Langella.

«La speranza è di salvare una delle due torri – afferma Elisabetta Antonioni –. Le strutture hanno un significato per Ravenna, per il cinema e per il ricordo di Michelangelo». Elisabetta dal 2011 è presidentessa dell’associazione Michelangelo Antonioni, nata per tutelarne, valorizzarne e promuoverne l’attività artistica.

Le torri riprese nel noto film “Deserto Rosso”

Nel noto film “Deserto Rosso”, girato nell’inverno 1963-64 e vincitore del Leone d’Oro alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 1964, il regista riprese alcune torri, poi abbattute nel corso degli anni Ottanta quando c’era una sensibilità diversa da oggi, in tutto e per tutto simili a quelle che dell’ex Sarom, diventate un simbolo della Ravenna dello sviluppo industriale. In pratica, quelle attualmente in fase di demolizione, sono le ultime rimaste in città e il loro abbattimento cambierebbe per sempre lo skyline dell’area nord-est.

A organizzare la manifestazione sono l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, insieme ad Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale), associazione Dis-Ordine, Fai delegazione di Ravenna, Italia Nostra sezione di Ravenna, Save Industrial Heritage e Spazi Indecisi. «Invitiamo, fiduciosi, tutte le istituzioni alla manifestazione – dichiarano – per un momento di confronto che finora non ha avuto luogo». Un invito che arriva dopo la netta presa di posizione da parte del sindaco Michele de Pascale: “Triste addio ma necessario”.

Una camminata prima della manifestazione

L’appuntamento è per le 16 alla testata del Candiano in Darsena, nei pressi dell’Almagià, dove i manifestanti resteranno fino alle 18 circa. Per chi lo desidera, gli organizzatori promuovono anche una camminata con ritrovo alle 14 al ponte mobile, lato nord, fino a raggiungere la testata del Candiano, passando sulla riva sinistra (lato Montecatini-Mosa).

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