“Super Camper” di Matteo Cavezzali

È un libro intimo, intensamente autobiografico. Un testo senza compromessi. Va’ dritto al cuore, perché viene dal cuore. È il diario di una vita. La vita dell’autore, che giustamente dedica il libro “a mio padre, che mi ha insegnato a partire – a mia madre che mi ha fatto capire come tornare a casa”.

Super Camper” non è solo libro edito da Laterza, ma anche il furgone trasformato in camper con il quale Matteo Cavezzali, insieme alla famiglia, ha viaggiato per il mondo. Questo per l’autore il significato di viaggiare… «Viaggiare non è solo spostarsi con il corpo, ma significa attraversare sguardi diversi dal proprio, tentare di vedere il mondo da un altro punto di vista, quello del luogo in cui si arriva…».

«Così ho iniziato a scoprire le culture diverse che popolano il mondo. Diversi modi di osservare la vita e di trovare risposte alle domande che tutti gli esseri umani, a ogni latitudine, si pongono. In diverse zone del pianeta le persone hanno tentato di dare risposte alle domande più importanti: come affrontare la solitudine, il dolore, la frustrazione, come risollevarsi dopo una caduta, perché ci innamoriamo e cosa ci attende nel futuro. Nelle storie degli uomini che vivono a migliaia di chilometri gli uni dagli altri c’è qualcosa che li accomuna».

Cavezzali racconta anche dei viaggi intrapresi dopo la maggiore età, e da cui ha tratto insegnamenti di vita. Viaggiare per lui è anche “una modalità dello sguardo”, e questo se lo è ricordato “nei lunghi mesi della recente immobilità forzata”. «Le città italiane sono percorse da infinite storie che le hanno attraversate nei secoli, molte delle quali aspettano solo di essere riscoperte».

L’ultima parte del libro è una sezione dedicata a “Libri e musica per non viaggiare da soli”. Perché…

«Un libro in viaggio deve trasmettere la giusta vibrazione e possibilmente deve parlare  del luogo in cui mi trovo, per immergermi completamente nello spirito del posto. Ecco alcuni libri che ho letto con soddisfazione nei miei viaggi, utili anche per viaggiare in quei luoghi quando non lo si può fare fisicamente. Raggiungere l’altro capo del mondo stando sul divano di casa ha pur sempre il suo fascino».


Giulia Reina

Giulia Reina è curatrice editoriale. È convinta che non sia necessario essere uno scrittore per essere autore di un bellissimo libro, ma avere nel cuore un messaggio da esprimere. Aiuta le persone che si rivolgono a lei a esprimerlo attraverso un libro, aiutandole a trovare le parole, le immagini, i documenti, accompagnandole fino alla stampa. Ha da poco realizzato il suo “sogno nel cassetto” ovvero curare una collana dedicata alle autobiografie. Per La Rilegatrice, marchio editoriale della casa editrice White Line di Faenza, cura due collane di significative storie di vita vera, valori, insegnamenti: Taccuini autobiografici, e Taccuini d’artista (dedicata a tutti coloro che creano per professione). Con esse vuole creare una grande famiglia di autori che desiderano condividere le loro esperienze di vita.

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