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Straordinario successo per la 1a edizione del “Noam film festival” di Faenza. Ecco chi sono i vincitori

Domenica 5 marzo è calato il sipario sulla prima edizione del NOAM Film Festival di Faenza, con una giornata straordinaria che ha visto come protagonista il regista Andrea Pallaoro, vincitore del Premio Speciale e, naturalmente, lo svelamento dei vincitori del Premio della città di Faenza e del Premio Giovani creati dal ceramista Andrea Salvadori. Del resto, sono ben 1300 le persone che hanno deciso di immergersi nel mondo del cinema NOrd AMericano indipendente – di cui il festival si fa promotore – con 14 proiezioni imperdibili in cinque giornate consecutive.

Ecco i premiati di quest’anno.

Il Premio Speciale NOAM è stato consegnato ad Andrea Pallaoro. Un riconoscimento, questo, pensato per valorizzare il lavoro di registi capaci di emergere grazie al connubio di grandi successi professionali nell’ambito del cinema nordamericano indipendente alla freschezza, forza e sperimentalismo propri delle nuove generazioni di cineasti. La prima edizione ha voluto, per cui, raccontare la capacità di dialogo con la realtà statunitense, da un punto di vista strettamente italiano, accentuando una sensibilità unica e originale. Con i suoi tre lungometraggi internazionali, Andrea Pallaoro è sicuramente uno dei profili più promettenti del cinema nostrano e di quello che sta fiorendo a Los Angeles parallelamente alle grandi produzioni.

 

Il Premio Giovani ha visto il trionfo di Ethan Eng con Therapy Dogs, grazie alla votazione degli spettatori under 30 presenti alle proiezioni dei 9 film in concorso. Il Direttore Artistico Andrea Valmori commenta così:

“Therapy Dogs è stata la nostra grande scommessa. Siamo felicissimi di aver ospitato la prima europea del film e ci auguriamo che questo successo possa aprire tante porte in giro per il mondo. Il giudizio del nostro pubblico premia un ragazzo di soli 20 anni che ha avuto il coraggio di lanciarsi in un’operazione tanto sincera, sperimentale e profondamente emozionante da farci essere ancora più fieri del fatto che ciò sia avvenuto all’interno di una manifestazione organizzata da ragazzi suoi coetanei. È certamente la coincidenza più significativa e piacevole di questi cinque giorni di festival che ci hanno legato a tante persone, a Faenza e, a maggior ragione ora, in giro per il mondo.”

Last but not least, il Premio della Città di Faenza è andato a Michelle Garza Cervera ed il suo Huesera, votato dal pubblico che ha animato le 9 proiezioni del Concorso.

Il commento del direttore Artistico Andrea Valmori: “Il Premio della città va a una regista alla sua opera prima. Il film proviene dal Messico ed è estremamente interessante dimostrare con questo successo quanto il pubblico faentino abbia voglia di esplorare tutti i Paesi di cui trattiamo, a prescindere dalle difficoltà logistiche legate al poter prendere parte alle proiezioni. Un film canadese e un film messicano presentati alle 14.30 e trionfanti pur in assenza di grandi cast e lanci promozionali. Un pubblico estremamente cinefilo quello di Faenza che, scegliendo Huesera, ha premiato un horror lontano dalle logiche mainstream e su un tema sempre cruciale e già frequentato come quello della maternità. La comparazione fatta da molti, in dialogo con noi all’uscita dalla sala, con Rosemary’s Baby è calzante, ma soprattutto evidenzia le ampie potenzialità e grandi prospettive che l’industria messicana – in particolare femminile – ha offerto negli ultimi anni e, siamo certi, offrirà nel prossimo futuro. Infine, un ringraziamento ed i più sinceri complimenti alla superba interpretazione di Natalia Solian, la quale ringraziamo per averci inviato, come Ethan, un affettuoso video saluto”.

 

Il NOAM, progetto nato dall’Associazione Fimeeting, è stato un luogo di incontro e condivisione, in cui proiezioni, talk, workshop, party, ospiti hanno contribuito a una diffusione più ampia della cultura nordamericana indipendente, coinvolgendo il territorio faentino e le sue realtà. La speranza è che la seconda edizione possa continuare a sbalordire gli occhi degli spettatori.

 

L’accoglienza che il pubblico faentino (e non solo) ci ha riservato, riempiendo le sale di Europa e Sarti, è stata meravigliosa. L’ultimo ringraziamento va quindi a tutto il pubblico del NOAM che ha reso questa prima edizione del festival così entusiasmante.

 

“A conclusione delle serate di concorso e degli altri eventi –dice il sindaco di Faenza, Massimo Isola– possiamo affermare che il festival NOAM è stata una bella esperienza che ha coinvolto la città con molti spettatori, non solo faentini. Oltre alla proiezione dei film, con produzioni contemporanee nord-americane, che ha permesso agli spettatori di assistere a tante opere prime in concorso, il NOAM ha proposto anche incontri con i registi, con gli autori, una mostra fotografica e un workshop, facendo assumere all’iniziativa l’aspetto di un festival a tutto tondo, un’esperienza corale organizzata sapientemente da giovani che hanno saputo portato il loro punto di vista. Faenza, dal canto suo, ha una grande tradizione culturale cinematografico, con importanti realtà che vi operano: la Fototeca Manfrediana, il Cine Club Raggio Verde, Cinema in Centro e Cinema Europa. Il lavoro di squadra fatto tra queste realtà e gli organizzatori del NOAM, l’associazione Fimeeting, ha così arricchito lo scenario culturale della nostra città”.

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