Stefano Bonaccini andrà al Parlamento europeo. Sarà De Pascale a sostituirlo in Emilia-Romagna?

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, è stato eletto al Parlamento europeo con oltre 390mila preferenze dei cittadini. Mentre ancora non sono finiti i festeggiamenti per l’ottimo risultato del Pd alle elezioni europee, già ci si chiede chi sarà chiamato a sostituirlo alla guida della Regione.

La nuova legislatura, infatti, inizierà il 16 luglio, con la prima sessione plenaria del Parlamento europeo. Per quel giorno, dunque, l’Emilia-Romagna dovrà trovare un nuovo presidente. Tra i nomi più papabili due sono strettamente legati alla città e alla provincia di Ravenna.

Chi guiderà l’Emilia Romagna dopo Bonaccini?

Non è un segreto che tra i possibili nomi per dirigere l’Emilia Romagna dopo Bonaccini ci sia quello quello del Sindaco e presidente della provinicia di Ravenna Michele De Pascale. Proprio lui ha commentato l’elezione così: «Sul fronte politico la soddisfazione più grande è il risultato incredibile di Stefano Bonaccini che con 390 mila preferenze porta l’Emilia-Romagna in Europa».

De Pascale, però, per guidare la Regione dovrebbe interrompere anticipatamente il proprio mandato da Sindaco, scenario in cui Ravenna tornerebbe alle urne in anticipo.

Ma c’è un altro ravennate, o meglio cervese, tra i nomi più papabili: è quello di Andrea Corsini, già assessore a Cervia e a Ravenna, dal 2014 è assessore regionale al Turismo, al Commercio, ai Trasporti, Mobilità e Infrastrutture.

Punto di forza dell’operato di Corsini è il turismole cui presenze sono passate da 45 milioni nel 2014 – anno in cui Corsini è entrato nella giunta – a 62 milioni nel 2023. Bonaccini lo aveva voluto proprio per riformare la Legge regionale del turismo e far crescere le presenze turistiche fino a 50 milioni, numeri ben superati nonostante la pandemia di Covid.

Il futuro dell’Emilia Romagna, dunque, potrebbe essere nel segno di Ravenna.

In corsa c’è anche l’assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, Lavoro, Formazione e Relazioni internazionali, Vincenzo Colla, nonché la vicepresidente della Regione Irene Priolo. Tra i nomi quotati c’era anche quello di Elisabetta Gualmini, già europarlamentare e professoressa dell’Università di Bologna, che però è stata riconfermata al Parlamento Europeo.

Leggi anche: Elezioni amministrative 2024. In Romagna vince la sinistra. A Brisighella passa la destra per 19 voti

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