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Riapre la Faenza Marradi con un nuovo sistema di allettamento per movimenti franosi

Mercoledì 27 dicembre tornano i treni tra Faenza Marradi, sulla linea Faentina, dove la circolazione ferroviaria era sospesa da maggio scorso per i danni al territorio provocati dal maltempo. Il programma dettagliato delle corse è in via di definizione e sarà reso noto nei prossimi giorni.

I lavori di ripristino dell’infrastruttura eseguiti da Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) si erano conclusi già a luglio ma la circolazione era rimasta sospesa a causa di movimenti franosi ancora attivi nelle aree limitrofe, che avrebbero potuto nuovamente coinvolgere la linea.

La soluzione per i movimenti franosi

Uno studio di mappatura e analisi delle frane, condotto da RFI e poi condiviso a settembre con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, aveva permesso infatti di individuare oltre 250 corpi di frana, quasi tutti in aree non di pertinenza di RFI. Lo studio, partito dall’inquadramento bibliografico (fra cui geologia e geomorfologia del territorio, IFFI – Inventario dei fenomeni franosi in Italia, PAI – Piano per l’assetto idrogeologico e studi di interferometria satellitare per il monitoraggio dei dissesti), è stato condotto tramite l’acquisizione di dati forniti dal volo di elicotteri e droni con radar ottico (LIDAR), il passaggio lungo i binari con mezzi d’opera ferroviari attrezzati e sopralluoghi da parte di geologi.

Per consentire la ripresa del servizio pur in presenza della situazione descritta, RFI ha perfezionato una procedura allertamento ad hoc per la linea Faentina, che prevede l’utilizzo del SANF – Sistema di Allertamento Nazionale per la previsione del possibile innesco di fenomeni franosi indotti da piogge lungo l’infrastruttura ferroviaria. Si tratta di strumento di supporto all’organizzazione delle attività di vigilanza straordinaria in caso di Allerte Meteo realizzato in collaborazione con il CNR IRPI, uno dei più importanti centri di competenza del Dipartimento della Protezione Civile.

Il sistema di allettamento

Al verificarsi di precipitazioni significative il sistema invia specifici alert alla sala operativa responsabile della circolazione ferroviaria in quel territorio, consentendo di sospendere il passaggio dei treni in anticipo rispetto a potenziali movimenti franosi. La ripresa della circolazione ferroviaria avviene solo a seguito del cessato allarme e dei controlli da parte dei tecnici di RFI lungo l’intera tratta interessata.

Sono 15 i milioni di euro già stanziati da RFI per ripristinare la linea fra Faenza e Marradi dopo le alluvioni di maggio. Fra gli interventi, iniziati subito dopo gli eventi meteo avversi, il risanamento del binario, la rimessa in efficienza del sistema di regimazione delle acque e il ripristino dei sistemi tecnologici, oltre a interventi di messa in sicurezza di ponti e di tratti di linea. Una delle attività più importanti è stata senza dubbio la posa di una travata metallica provvisoria da 31 metri per la messa in sicurezza del ponte sul rio Signora Giovanna. Sono inoltre in via di completamento le attività di progettazione degli interventi definitivi di consolidamento dei ponti e di difesa della linea ferroviaria.  

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