Spadoni (LpR): «Furti in abitazione? Ben vengano le telecamere, ma non risolvono il problema»

«Positiva seppur tardiva, l’iniziativa proposta dal comune di installare una rete di telecamere nel forese come prima risposta concreta al fenomeno, purtroppo molto diffuso, dei furti in abitazione. Ma da sole non bastano. Perché non si è continuato con i ‘vigili di quartiere’?», si chiede Gianfranco Spadoni di Lista per Ravenna, rispondendo al Sindaco Michele de Pascale, intervenuto in assemblea a Piangipane.

Nella zona del forese, infatti, nell’ultimo periodo si è constatato un aumento di furti, poi in parte rientrato con l’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine. De Pascale, pur sottolineando la gravità del fenomeno – che nel 2023 è aumentato del 7,2% in provincia rispetto all’anno precedente – assicura impegno da parte del Comune.

«Le telecamere – commenta Spadoni – sono mezzi utili sul piano della prevenzione oltre a rappresentare  uno strumento fondamentale per le indagini  per individuare e risolvere crimini. Dunque occorre prendere atto favorevolmente di questa iniziativa promossa dal Comune in risposta ad un crescente fenomeno diffuso sul forese e al conseguente malumore espresso in più occasione dai residenti. Un atto tardivo ma dovuto per scongiurare l’isolamento e la fragilità del territorio delle frazioni rispetto alla città, quest’ultima sicuramente dotata di maggiori controlli e di una fitta serie di insediamenti urbanistici».

«Ben vengano, dunque, le telecamere, ma solo queste non risolvono il problema. Ad esempio, non si comprendono le ragioni che hanno portato il Corpo di Polizia municipale a sopprimere l’istituzione del vigile di quartiere’, come figura che in qualche misura era stata riscoperta rispetto al passato ma che si era rivelata di estrema importanza».

«I cittadini avevano un agente a cui fare riferimento durante il servizio di controllo, un vigile che presidiava una zona e favoriva il dialogo con i residenti. Anche il forese, in questo senso, aveva apprezzato l’istituzione di questa figura poi inspiegabilmente rimossa, nonostante l’aumento degli organici del Corpo di polizia urbana. Nelle attività di prevenzione e vigilanza la videosorveglianza rappresenta una risposta concreta ma occorrono altre iniziative per offrire più sicurezza», conclude Spadoni.

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