25 Lug 2024 08:55 - In evidenza
Ravenna in Comune: «Con De Pascale in Regione, avanti tutta al consumo di suolo»
«La legge per contrastarlo è stata un fallimento. De Pascale lo ammette, ma poi vuole introdurre ulteriori deroghe. Più cemento corrisponde a miro capacità di gestire le esondazioni»
di Redazione
«L’Emilia-Romagna è la quarta regione italiana per consumo di suolo e Ravenna è il primo comune per l’Emilia-Romagna. Questo è un fatto. Bonaccini ha sempre decantato il suo ruolo di presunto baluardo contro la cementificazione grazie alla LR. 24/2017 da lui voluta che proprio il contenimento del consumo di suolo recita tra le finalità del suo articolo 1. Si potrebbe dire che questa legge ha fallito ma, in realtà, era fuffa senza sostanza», commenta Ravenna in Comune.
«La legge sullo stop al consumo di suolo? Tutta fuffa senza sostanza»
«Tra il 2006 e il 2022 in Regione sono stati impermeabilizzati 11mila ettari di territorio vergine sino ad arrivare ad una cementificazione complessiva superiore ai 200mila ettari di territorio. Ravenna, al 31 dicembre 2022, aveva coperto 7.130 ettari di territorio comunale», continua il gruppo politico.
Dal candidato alle elezioni regionali Michele de Pascale, proseguono, «ci si dovrebbe attendere una valutazione obiettiva delle criticità della legge. Si tratta di una norma che ben conosce e di cui ha sfruttato ogni proroga e deroga accordata da quel Bonaccini di cui si proclama degno erede».
«De Pascale ne ammette i limiti, ma poi vuole introdurre ulteriori deroghe»
De Pascale, un amministratore che, secondo Ravenna in Comune e non solo, «ha spinto a tavoletta sulla cementificazione anche dopo l’alluvione», sebbene riconosca i limiti della legge, giunge poi a delle conclusioni che «non si possono condividere».
Parlando della legge sullo stop al consumo di suolo, De Pascale spiega che «ha prodotto il contrario dell’obiettivo. Tutti quelli che potevano sono partiti oppure hanno svenduto i terreni, quindi la tendenza è stata una presa d’assalto». Ammettendo che «è una legge alla quale dovremo mettere mano».
Poi però De Pascale spiega che intende introdurre ulteriori deroghe. Dice il Sindaco e candidato: «Dobbiamo lavorare su alcuni elementi di deroga concepiti per le imprese che vogliono allargarsi». Affermando che bisogna dare risposta «alle aziende che vogliono allargare i loro capannoni».
«Dunque – commenta Ravenna in Comune – De Pascale vuole aumentare magazzini e spazi commerciali in una regione che è stata letteralmente invasa dalla speculazione edilizia, che ha visto gonfiarsi a dismisura la bolla della logistica, che non smette di incrementare le superfici destinate a supermercati, centri commerciali e affini».
«De Pascale dice che gli sta a cuore il dissesto idrologico, ma poi cementifica. Troppo comodo dar la colpa alle nutrie…»
Sempre De Pascal spiega: «Un altro tema che mi sta a cuore è quello del dissesto idrogeologico, visto che c’è ancora tanto da fare in materia di prevenzione». Ravenna in Comune commenta: «Più cemento corrisponde a minor capacità di gestione delle esondazioni. Troppo comodo dar la colpa alle nutrie…»
«Denunciamo la preparazione di un nuovo programma del centrosinistra per l’Emilia-Romagna che appare identico a quanto già portato avanti in Regione durante il mandato di Bonaccini e a Ravenna durante il mandato di de Pascale. Come Ravenna in Comune sosterremo convintamente il contrasto al consumo di suolo a Bologna come sempre lo abbiamo fatto a Ravenna. Con inalterata coerenza», concludono.