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Ravenna: il datore non denuncia l’infortunio sul lavoro di una dipendente. Ugl: «Inammissibile»

Omessa denuncia di un caso di infortunio da parte del datore di lavoro a Ravenna. A farne le spese una lavoratrice iscritta all’Ugl Terziario, che, a seguito di un infortunio avvenuto sul posto di lavoro, si è dovuta recare in Pronto Soccorso per ricevere le adeguate cure mediche, con relativa prognosi. Denunciato da Ugl all’Inail il datore che non denuncia l’infortunio sul lavoro.

«Dopo le dovute verifiche – commenta Giuseppe Greco, segretario provinciale di Ugl Terziario Romagna -, come sindacato, abbiamo appreso che il datore di lavoro non ha mai presentato la denuncia di infortunio, e trascorsi mesi ormai dal fatto, risulta tutt’ora   sconosciuto all’Inail di Ravenna il caso di infortunio occorso alla lavoratrice nostra iscritta».

«Riteniamo come Ugl inammissibile un’omissione di questo tipo -aggiunge Giuseppe Greco -. Il verificarsi di un infortunio sul lavoro non denunciato correttamente all’Inail entro due giorni fa scattare a carico del datore di lavoro una serie di obblighi da rispettare per legge, pena l’erogazione di sanzioni amministrative. E in caso di infortuni con prognosi superiore a 3 giorni, il datore di lavoro deve inviare copia della denuncia/comunicazione anche all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Per queste sue omissioni, naturalmente, come Ugl Terziario abbiamo denunciato il datore di lavoro all’Inail e all’Ispettorato del lavoro, per quanto attiene alle loro competenze».

«Spiace constatare, ancora una volta, che per alcuni datori di lavoro la sicurezza in azienda è un optional -conclude il segretario -. E spiace ancora di più che a farne le spese sia stata in questo caso una donna. La categoria che a parole si vorrebbe tutelare di più, come ribadito prima e dopo la Giornata contro la   violenza sulle donne. E riteniamo anche episodi come quello da noi descritto e il mancato diritto all’indennità  una violenza che nessuna donna/lavoratrice o lavoratore dovrebbe mai patire».

Infine, Giuseppe Greco annuncia la piena assistenza del sindacato alla lavoratrice, che sarà tutelata in ogni sede, affinché vengano fatti rispettare i suoi diritti e puniti secondo la legge i trasgressori. 

Leggi anche: Porto di Ravenna: morto un camionista per un malore nel parcheggio dell’azienda

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