Dopo i fatti di Piazza San Francesco, Potere al Popolo chiede le dimissioni del Vicesindaco

Sabato un 24enne è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale; mentre un agente della Polizia Locale è rimasto ferito. Dopo alcuni video circolati sui social, il gruppo politico sarà al fianco di OSA Ravenna nel presidio di venerdì 5 aprile alle 17.30 nella medesima Piazza

Sabato in Piazza S. Francesco la Polizia Locale ha fermato un 24enne per l’ascolto di musica troppo alta: ha ricevuto una sanzione da 500 euro e il sequestro della cassa. Lui è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale; mentre un agente della Polizia Locale è rimasto ferito. Sui social sono circolati alcuni video e Potere al Popolo, parlando con i giovani presenti, ha denunciato il fatto, «ritenendolo inaccettabile e vergognoso per la nostra città». Potere al Popolo appoggia Osa Ravenna e parteciperà al presidio convocato per venerdì 5 aprile alle 17.30 in piazza San Francesco; inoltre chiede le dimissioni del Vicesindaco Fusignani e del Comandante della Polizia Locale.

Le parole di Potere al Popolo

«Una situazione che sembrava risolta o che si poteva risolvere con calma ha invece portato a un violento arresto dei ragazzi con un massiccio dispiegamento di forze da parte della Municipale. Si è scelta l’esibizione muscolare repressiva invece che il dialogo», scrivono.

«Rivendichiamo quella nostra netta presa di posizione, che avevamo legato a un clima di repressione generale nel nostro paese, e che ha visto una immediata levata di scudi. Da allora non passa giorno senza articoli sulla stampa locale pieni di dichiarazioni di solidarietà e appoggio verso gli autori dell’arresto e il loro referente politico, il vicesindaco Fusignani», afferma Potere al Popolo.

«Assieme a questo, denunciamo il silenzio-assenso complice del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale tutto (maggioranza e opposizione incluse) che non si è posto nemmeno il problema di chiedere una verifica sui fatti».

«Da sempre – continuano – denunciamo come il regolamento di polizia urbana sia stato costruito con l’obiettivo di avere una città “ordinata” secondo questa mentalità: niente questuanti, niente suonatori di strada, niente musica con assembramenti e solo limitazioni di ogni tipo, insomma nessun disturbo per la quiete borghese di Ravenna. Si è deciso di spacciare la sicurezza e il decoro urbano per nascondere il disagio sociale ed economico sempre più emergente anche a Ravenna e negare ai giovani luoghi di ritrovo che non siano nel contesto del mercato fatto di aperitivi, locali e eventi (qui la musica è tollerata a tutto volume ci mancherebbe altro)».

«Certo più difficile è lavorare per una vera fruizione di spazi e luoghi pubblici creando punti autonomi di aggregazione e per costruire una città viva e inclusiva invece che piena di divieti, nel Centro come in periferia e nella provincia-dormitorio. Ma del resto non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: il problema che poniamo va oltre ai gravi fatti di venerdì scorso su cui si deve far luce, così come  sulla corresponsabilità del Comandante dei Vigili Urbani e del Vicesindaco Fusignani che dovrebbero fare entrambi un passo indietro lasciando i loro incarichi».

Dalla stessa categoria