Ha destato grande cordoglio a Milano Marittima la prematura scomparsa di Roberta Tana, stroncata a soli 47 anni da un malore improvviso. La “hospitality manager” scelta da Flavio Briatore per guidare il Twiga e il Billionaire, infatti, era un nome molto noto anche in Romagna dove aveva lavorato, in particolare, alla discoteca Pineta.
Tra gli imprenditori della notte più colpiti dalla morte di Roberta c’è proprio Marco Amadori, patron del Pineta che con lei aveva lavorato subito dopo aver rilevato il prestigioso locale di viale Romagna: “La scomparsa di Roberta è stato un colpo durissimo per me – spiega Amadori – durante i miei primi anni al Pineta mi ero affidato alla sua esperienza e alla sua competenza e Roberta, a cui piacevano le sfide, aveva ripagato la mia fiducia con una grande dedizione al lavoro e, soprattutto, portando subito dei grandi risultati. Se oggi il Pineta è un brand conosciuto ed apprezzato in tutta Europa, il merito è di professioniste come lei che, anteponendo sempre i fatti alle chiacchiere, ha insegnato a tanti come si gestisce un locale. Roberta – conclude Amadori – dovrebbe essere un esempio per tante giovani che, al contrario, affrontano questo lavoro con superficialità ed approssimazione e, anziché lavorare a testa bassa, pensano solo a reclamizzare la loro immagine sui social. Inutile dire che Roberta mi mancherà e se oggi fosse qui con noi la direzione del Pineta sarebbe sua”.
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