«Sono uscito per un cactus, mannaggia – ha scherzato Niccolò – Che siano pazienti o clienti, ricette saranno!». Niccolò esce da MasterChef a un passo dalla finale: finita l’avventura del 27enne. Il giovane medico di Marina di Ravenna oggi lavora al Cau di Ravenna, alla Rosa dei Venti e sostituisce medici di base.
Nato e cresciuto in Germania fino ai 5 anni, Niccolò Califano si è trasferito in Romagna con la madre e i fratelli dopo la separazione dei genitori. Le sue passioni, oltre a cucina e medicina – quest’ultima sembra più un odio e amore – sono il teatro e la comicità. Quelli dell’Università, aveva detto ai giudici nel primo episodio «Sono stati sei anni infernali, mi sono sentito stretto e come in ogni cosa che faccio. Ho bisogno di uscire dagli schemi».
«Mi sono laureato in medicina, sono venuto a MasterChef, mia mamma ha paura della prossima mossa che farò», scherza Niccolò al termine della puntata. Il ravennate è stato l’ultimo concorrente a essere eliminato prima della puntata finale della 13esima edizione del programma, classificandosi quinto.
L’episodio di giovedì 22 febbraio per come è iniziato non lasciava prevedere il finale. Niccolò, infatti, durante la Mistery Box musicale, sulle note jazz di Chet Baker, è riuscito a cucinare il piatto migliore della prova: una pappa al pomodoro con cozze e liquore alla vaniglia, chiamato ‘Pane amore e fantasia‘. Oltre a una fine citazione cinematografica, ha dimostrato la sua fragilità sul lato sentimentale, come ha detto lui stesso, “cavalcando le emozioni”.
Durante l’Invention Test sugli ingredienti multietnici – con la presenza in Masterclass dello chef 31enne Mory Sacko, una stella Michelin al ristorante parigino “MoSuke” – Niccolò ha avuto la possibilità di assegnare ai suoi compagni gli ingredienti da utilizzare, tenendo per sé il fico d’india e facendo un buon piatto. È andata bene anche la sfida in esterna al ristorante tre stelle Michelin ‘Uliassi‘ dello chef Mauro Uliassi a Senigallia, il primo vero traguardo della stagione. Qui Niccolò si è misurato con un antipasto a base di seppia raggiungendo un buon risultato, anche se con un po’ di fatica in cucina.
La vera sfida e i problemi sono iniziati con il Pressure Test, nel quale Niccolò ha dovuto cucinare un piatto a base di lithops. Niccolò ha proposto un piatto chiamato ‘Semplicità del cactus‘, delle sarde panate con radicchio, estratto di lithops, mela verde e succo di pompelmo. Non essendo riuscito a far emergere il sapore della pianta grassa e avendo commesso degli errori, però, ha ricevuto molte critiche. Alla fine il piatto è stato considerato il peggiore della prova e Niccolò ha dovuto lasciare il programma.
Nonostante la delusione, Niccolò non ha mai perso il suo umorismo e, salutando i 4 compagni rimasti, ha detto «Sappiate che ho preso il meglio da tutti voi, lo farò mio e diventerò una persona migliore di tutti voi!». «Sono comunque arrivato quinto, sarei un ipocrita a dire che non sono contento – ha detto ancora – Anche se non dominerò il mondo… Per ora! In ogni caso continuerò sicuramente a cucinare, perché non voglio morire di fame». E alla classica domanda sul pronostico del vincitore, Niccolò ha risposto con una celebre citazione di ‘Via col vento’: «Francamente me ne infischio».
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