Mercoledì 6 dicembre alle 18 a Palazzo Malagola, verrà inaugurata la mostra dal titolo “Amorevolmente progredire, amorevolmente regredendo. La ricerca vocale di Demetrio Stratos [1970-1979]”. La mostra su Demetrio Stratos è curata dai due co-direttori di Malagola, Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, e consiste nell’esposizione di una selezione di materiali dell’Archivio Demetrio Stratos, acquisito dal Comune di Ravenna grazie ad un co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna.
«Cortocircuito del tempo – osservano Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari, co-direttori di Malagola – la voce di Demetrio Stratos ‘chiama’ ancora, ora come allora. Pronuncia il nome di ciò a cui si rivolge: convoca una ad una le cose del mondo e le dispone secondo la loro andatura nel cosmo che affiora. La presenza della sua voce è ciò che precede e precorre ogni possibile condizione di linguaggio, ne sonda i limiti, ne abita i margini. In senso proprio, la sua voce non dice, mostra: nominando qualcosa del mondo, lo annuncia. A Malagola il compito di custodire questa voce, nelle innumerevoli forme in cui si manifesta attraverso partiture, appunti di lavoro, immagini e documenti audiovisivi qui raccolti per la prima volta, e, insieme, la responsabilità della sua trasmissione, con la stessa cura che si addice ad una memoria non intaccata dalla voracità del tempo».
L’inaugurazione sarà preceduta, alle 15, da un seminario-tavola rotonda promossi in collaborazione con MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna (in via di Roma 13) e ospitati in sala Martini, dal titolo “Demetrio Stratos: il microcosmo della voce“. L’incontro, coordinato da Marco Sciotto, sarà curato dal centro di ricerca Malagola, con l’obiettivo di illuminare alcuni aspetti della sperimentazione vocale di Demetrio Stratos.
A portare i saluti istituzionali saranno l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio dell’Emilia-Romagna, Mauro Felicori, e l’assessore del Comune di Ravenna Fabio Sbaraglia. L’introduzione sarà curata da Enrico Pitozzi e Ermanna Montanari e vedrà la partecipazione delle eredi Daniela Ronconi Demetriou e Anastassia Demetriou. Seguiranno gli interventi di Enrico Pitozzi, Franco Masotti, Janete El Haouli, Marco Sciotto, Dario Taraborrelli. Testimonianze di Silvia Lelli, Claudio Chianura, Oderso Rubini, Paolo Spedicato.
L’Archivio Demetrio Stratos è stato acquisito a dicembre 2022 direttamente da Daniela Ronconi Demetriou – vedova Stratos – che lo ha fino a quel momento custodito. Si tratta di un fondo che rappresenta il primo nucleo in espansione di un patrimonio di rilevanza primaria tanto nell’ambito della ricerca vocale e sonora, quanto in quello degli archivi d’artista. Un fondo costituito dalla documentazione raccolta dapprima da Demetrio Stratos nel corso della sua attività e, successivamente alla sua scomparsa, da Daniela Ronconi Demetriou.
Spaziando dalla documentazione audiovisiva di performance, lezioni e concerti agli appunti preparatori legati alla sua produzione artistica, dai materiali che ripercorrono gli stretti legami con altri artisti – John Cage su tutti – alle stampe di fotografi che ne hanno immortalato il lavoro nel corso degli anni. Da strumenti musicali a oggetti, cimeli e capi d’abbigliamento, da libri e dischi in vinile a manifesti relativi tanto al suo lavoro da solista quanto a quello con I Ribelli e con gli Area, dalle copie di tesi di laurea, studi e saggi dedicati alla sua ricerca alla rassegna stampa raccolta nel corso dei decenni, le centinaia di materiali differenti che compongono l’archivio restituiscono in modo tangibile la stratificazione, la complessità e la multiformità di una personalità artistica come quella di Stratos, aprendo a tracciati di lettura e di ricerca differenti e anche inediti.
Nel corso del primo anno di lavoro sui materiali del fondo, si è proceduto con il loro graduale riordino, inventariazione e digitalizzazione (quest’ultima a cura di Istituzione Biblioteca Classense di Ravenna) e questa mostra rappresenta il primo movimento di un percorso di valorizzazione. Nel corso del 2024 i materiali potranno essere accessibili a tutti coloro che ne faranno richiesta, in modo che un simile patrimonio possa essere realmente un bene accessibile a studiosi, artisti, curiosi, ricercatori e a chiunque voglia entrare in relazione con la figura e con i processi artistici di Demetrio Stratos.
La mostra dei primi materiali d’Archivio, che si protrarrà fino al 22 dicembre a Palazzo Malagola, prevede, nella serata di sabato 16 dicembre, alle ore 20.30, nella sala Martini del MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, la proiezione del film La voce Stratos (Italia, 2009, 110 minuti), regia di Monica Affatato, Luciano D’Onofrio. Al termine della proiezione Marco Sciotto coordinerà il dialogo con gli autori.
La mostra è ad ingresso gratuito. Orari di visita dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (venerdì 8 dicembre solo mattina). Per informazioni info@malagola.eu o tel. 348 1382632
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