Un Byron così contemporaneo non si era mai visto a Ravenna e il merito è tutto degli studenti del liceo artistico Nervi-Severini che, dando sfogo alla loro creatività, hanno fornito la loro personale reinterpretazione del celebre poeta inglese di cui ricorrono quest’anno i 200 anni dalla morte. Si intitola “L’Italia di Byron (Byronando)” la mostra che si inaugura, sabato 25 maggio alle 16.30, nell’aula magna del liceo in via Tombesi dall’Ova 14. Le 30 foto esposte sono il frutto di quasi due anni di lavoro da parte della classe 4H nell’ambito di un percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento, nato dal consiglio di classe con lo scopo di realizzare un prodotto multimediale fatto di foto, interviste e video sul famoso poeta.
«L’iniziativa ben rappresenta lo spirito di questo liceo – spiega il dirigente scolastico Paolo Taroni –, in cui i ragazzi sono chiamati a esprimere, in forme diverse, il proprio estro mettendo a frutto le competenze acquisite in classe. La classe si è rivelata molto attiva e dinamica, pronta a seguire i preziosi consigli del fotografo Corelli che li ha seguiti in tutte le fasi del progetto: organizzazione e raccolta delle informazioni, realizzazione dei lavori, allestimento del prodotto finale.
A prima vista, guardando i lavori, ci si potrebbe chiedere: cosa c’entra Byron con la discoteca che si vede in più foto? È una reinterpretazione contemporanea del poeta, calato nei luoghi-simbolo dei giovani di oggi. Nelle foto con fondale realizzato dagli studenti di pittura di 5B, si evidenzia invece la sua natura romantica».
A guardare le 30 opere, ognuno può trovare quella più in linea con le proprie ‘corde’ anche emotive. Oltre all’aspetto didattico, obiettivo della mostra è quello di diffondere la conoscenza di Byron a Ravenna, in vista anche dell’imminente apertura del Museo a lui intitolato. Il progetto, fra l’altro, ha incentivato attività culturali in sinergia con l’associazione culturale Italo-Britannica di Ravenna che ha organizzato due conferenze.
La prima, “Byron e la scrittura del presente” a cura del professor Diego Saglia dell’Università di Parma, si è svolta il 28 ottobre scorso. La seconda, invece, “Lord Byron: un poeta tra Venezia e Ravenna” a cura sempre di Saglia insieme al professor Gregory Dowling dell’Università Cà Foscari di Venezia, è in programma sempre nella giornata inaugurale della mostra, sabato 25 maggio.
«Nelle intense 30 ore di lavoro – aggiunge Leonarda Pezzi, tutor Orientamento –, gli studenti hanno rivisto Byron in chiave moderna cercando di scoprire qualcosa in più del poeta arrivato a Ravenna, come si sa, per l’amore che nutriva verso Teresa Guiccioli. È stato un gaudente e carnevalesco, un personaggio romantico in grado di cogliere il significato dell’ambiente, capace di indossare diverse maschere e di catturare l’attenzione dei giovani».
A lavorare a stretto contatto con i ragazzi è stato il fotoreporter Giampiero Corelli (ndr, fotografo della nostra testata Più Notizie). «Il lavoro è stato interessante – afferma –. Era giusto che un liceo artistico potesse dare il segno della presenza di Byron a Ravenna. Ringrazio i ragazzi che sono stati bravi a realizzare le immagini e che hanno sempre lavorato con forza ed entusiasmo al progetto. Le loro sono foto byroniane perché esprimono diverse sfaccettature dell’artista che era un romantico ma anche un trasgressivo per la sua epoca. Per realizzarle siamo andati in discoteca, in piazza San Francesco, oltre che lavorare all’interno della scuola, il risultato sono piccoli reportage».
Ecco gli studenti protagonisti della mostra: Andrea Ancarani, Camilla, Astarita, Oreste Vincenzo Chianese, Allegra Colombo, Weronica Adela Dabrowska, Claudia Donadio, Astrid Franchi, Matteo Franchini, Enrico Ghirlandi, Isabel Lombardi, Giulia Miserocchi, Cloe Montuschi, Laura Anta Ndiaye, Nicola Pennacchio, Nicole Puleo, Giorgia Salotti, Adelaide Turchetti, Ilaria Valentini e Chiara Zoffoli. Oltre alla tutor Pezzi, hanno partecipato i professori Giuseppe Marino (responsabile progetto), Dorina Pignatelli (referente Pcto della classe), Nicolantonio Caruso (laboratorio multimediale e coordinatore classe) e Claudio Marcone (progettazione multimediale). Prezioso è stato il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.
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