Fermato uno dei 28 migranti su Life Support, sospettato di essere lo “scafista”

Si tratta dell'unico egiziano, ha 23 anni. È stato fermato dalla Polizia al Cmp. Le altre persone a bordo lo avrebbero indicato come persona alla guida dell'imbarcazione

Secondo l’Ansa, una delle 28 persone arrivate nel pomeriggio di ieri a Porto Corsini a bordo di Life Support, la nave di Emergency, è stata fermata dalla Polizia. Si tratta dell’unico cittadino di origine egiziana, che ha 23 anni, ed è sospettato di essere il cosiddetto “scafista” del barchino su cui sono stati trovati.

Il giovane è stato fermato dalla squadra Mobile al Cmp dell’ospedale di Ravenna dove erano in corso le operazioni di routine.

A lui gli inquirenti sono giunti sulla base delle indicazioni di alcuni profughi, che lo davano alla guida del gommone su cui sono stati recuperati, almeno nell’ultimo tratto del viaggio. Al momento del ritrovamento il motore era in avaria da due ore e a bordo scarseggiavano cibo e acqua e le persone riportavano bruciature e piccole ustioni per il mix di sole, acqua di mare e benzina.

Nei primi giorni, dopo che era avvenuto il soccorso da parte di Emergency, avrebbe detto allo staff di esser siriano e solo successivamente di essere egiziano. Avrebbe avuto un sistema gps, lasciatoli.

Il 23enne, difeso dagli avvocati Luca Orsini ed Eleonora Sgro, è stato condotto dalla Penitenziaria davanti al Pm di turno Stefano Stargiotti per essere interrogato. 

L’arrivo dei migranti si è concluso ieri (25 settembre) intorno alle 16 al terminal crociere di Porto Corsini, alla presenza del Prefetto Castrese De Rosa, del Sindaco de Pascale e delle Forze dell’Ordine. I controlli non potevano essere effettuati in loco per l’arrivo di una crociera previsto la mattina di martedì. La nave Life Support ripartirà da Ravenna mercoledì e partirà per la prossima missione intorno ai primi di ottobre.

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