Migranti destinati a Fognano. De Pascale: «Ravenna è ospitale, ma le politiche del Governo non reggono»

Alle 14.40 Life Support ha attracco a Porto Corsini, alle 16 i 28 migranti erano tutti a terra. Erano presenti Sindaco, Prefetto e assessora con delega all'immigrazione

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Sulla banchina del terminal crociere di Porto Corsini ad attendere i 28 migranti a bordo di Life Support c’è prima di tutto il vento. Intorno alle 13.45, giornalisti e fotografi iniziano ad affacciarsi sulla banchina e guardare al largo, ma ancora non si vede quasi nulla, solo qualche nave mercantile.

Nel frattempo, iniziano ad arrivare le forze dell’ordine: polizia, guardia di finanza, vigili del fuoco, guardia costiera. Arriva il 118 e arrivano due pullman della Croce Rossa che porteranno i migranti al Cmp. I controlli igienico-sanitari, a differenza dei precedenti arrivi, non si svoleranno in loco perché domani, 26 settembre, arriverà una nave da crociera. Sono presenti anche il Prefetto de Rosa, l’assessora con delega all’immigrazione Federica Moschini e il sindaco Michele de Pascale. Sulla banchina si vedono anche due giovani con giubbotto azzurro di Frontex.

Tra le 28 persone a bordo ci sono 10 uomini, 9 donne, tra cui una anziana cardiopatica, e 9 minori, di cui uno, che sembrava non accompagnato, sarebbe in realtà con il fratello. Nessuno è in condizioni di salute particolarmente gravi, sono state rilevate piccole ustioni e bruciature dovute alla alla miscela di benzina e acqua salata.

La destinazione dei migranti: la Congregazione delle suore domenicane di Fognano

Il prefetto Castrese De Rosa fa sapere che i 28 saranno tutti destinati alla Congregazione delle suore domenicane del santissimo Sacramento di Fognano, frazione di Brisighella. Dunque, come annunciato, restano tutti in Romagna. «Sono stato lì una settimana fa – ha detto De Rosa -. È una struttura ideale: visto che si tratta di nuclei da 3, 5, 7 persone, non abbiamo voluto separarli. Abbiamo contrattualizzato circa una trentina di posti con le suore».

I progetti per sensibilizzare sul tema migranti

L’assessora con delega all’immigrazione Federica Moschini, nell’attesa dell’arrivo, racconta qualche progetto per sensibilizzare sul tema dei migranti, che avrà luogo nelle prossime settimane. Il 3 ottobre, per i 10 anni dalla strage di Lampedusa, dove ci furono 368 morti accertati, sarà illuminata di arancione la facciata del Teatro Alighieri. Nello stesso tempo, un’opera realizzata dal fumettista e attivista Gianluca Costantini – che ha già realizzato la celebre immagine di Patrick Zaki – sarà appesa sul terrazzino del Palazzo Merlato, sede del comune di Ravenna.

Sempre a sostegno dei migranti, sarà proiettato il 18 ottobre al Cinema Mariani il film “Io Capitano” di Matteo Garrone, che rappresenta l’Italia agli Oscar e narra del viaggio di due giovani dal Senegal all’Italia. Proprio i due giovani protagonisti saranno presenti a Ravenna per la proiezione.

Negli ultimi mesi, infatti, sostiene il sindaco De Pascale, si è tornati a gestire numeri di migranti come durante il picco del 2017. A Lampedusa, circa 10 giorni fa, sono arrivati più di 6mila migranti e il tema è tornato molto centrale.

Le parole di De Pascale: manca integrazione e formazione

«Ravenna è e sarà sempre ospitale, per il momento il sistema di accoglienza locale regge. Quello che non regge – sostiene il Sindaco – è l’idea di accoglienza di questo Governo. Negli anni ha smontato due aspetti fondamentali: quello culturale, cioè l’insegnamento della lingua italiana, e quello socio-economico, quindi le attenzioni alle fragilità sociali e la connessione con il mondo del lavoro. Ciò che si continua a non capire è che, se non si investe in un’accoglienza orientata al lavoro, all’inserimento e all’integrazione, non si fa altro che produrre clandestinità e rendere queste persone prive degli strumenti minimi per potersi integrare e per poter lavorare.»

«Si dovevano bloccare gli sbarchi – prosegue – e invece si sono moltiplicati e di questo se ne può fare una colpa alla propaganda precedente all’insediamento del Governo, invece l’attuale grave colpa del Governo – che viene anche rivendicata – è quella di non investire sullo strumento fondamentale della connessione con il lavoro, peraltro in un momento in cui in molti settori professionali abbiamo grande bisogno di occupazione. Questa è la direzione su cui è necessario e urgente lavorare».

«Per Ravenna gestire lo sbarco – continua De Pascale – non è un problema, abbiamo dimostrato di saperlo fare con grande professionalità, capacità organizzativa e umanità, e se ci sarà bisogno continueremo a farlo. Nel contempo ci dispiace moltissimo per queste persone che sono costrette ad allungare di diversi giorni il loro viaggio».

«Pur avendo a che fare con numeri elevati, – conclude il Sindaco – il nostro territorio, grazie all’attività della Prefettura e dei Comuni, è uno dei migliori nella capacità di gestire l’integrazione. Questo proprio perché c’è un lavoro molto intenso e coeso, ma al momento con strumenti assolutamente inadeguati e il Governo sta andando esattamente nella direzione opposta a quella in cui si dovrebbe andare. Non è gestire lo sbarco il problema, ma ciò che viene dopo, sia che queste persone arrivino al sud Italia o al centro-nord: ciò che non funziona è il sistema di accoglienza.»

Life Support ha attraccato intorno alle 14.40, in 50 minuti sono state effettuate tutte le operazioni preparatorie, tra cui il posizionamento del pontile di discesa. Alle 15.30 è sceso il primo gruppo di persone, la famiglia con casi di pidocchi e l’uomo con la scabbia, che si sono dirette direttamente al Cmp con il pulmino della Croce Rossa. A seguire in piccoli gruppi sono usciti tutti gli altri. Il megafono di Life Support, tra gli applausi dell’equipaggio e delle persone sulla banchina, ha dichiarato la missione compiuta intorno alle 16.

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