“Memorie di giganti verdi” a cura di Rosella Ghedini e Carlo Tovoli

per la rubrica Assaggi di libri

È un libro imperdibile, curato da Rosella Ghedini e Carlo Tovoli, con fotografie di Andrea Scardova e cartografie Giovanna Daniele. Impossibile non restare colpiti dalle splendide immagini degli “alberi monumentali” con la loro precisa collocazione e la loro “carta d’identità” che spiega a quale specie appartengono e quando si presume siano nati. Data la loro età, il condizionale è infatti d’obbligo.Ognuno ha una storia da raccontare, anzi tante storie, visto che sono sopravvissuti a incendi, guerre, carestie, siccità. Un libro da sfogliare che poi fa venire la voglia di andare ad ammirarli dal vivo, in quanto testimoni silenti ma viventi della storia con la “esse” maiuscola. In provincia di Ravenna sono nove gli “alberi monumentali”, di cui a Ravenna città… da scoprire…Il libro, edito da Bononia University Press, è stato voluto dalla Regione Emilia- Romagna in collaborazione con il ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

Questi gli assaggi scelti:«Gli alberi monumentali censiti e tutelati hanno un’età che si attesta intorno a diverse centinaia di anni; in alcuni casi millenni. All’albero più vecchio dell’Emilia Romagna, il Cipresso di Verucchio, viene attribuita un’età di 800 anni: secondo la tradizione sarebbe stato piantato da San Francesco».[vc_single_image image=”12115″ img_size=”full”]«Testimoni solitari di epoche lontane nel tempo, sopravvissuti a cambiamenti che ne certificano il valore biologico eccezionale. Giganti della natura, nei quali il valore naturalistico si salda con quello storico e culturale. Ognuno di loro si è formato in tempi, ambienti e vicissitudini storiche peculiari. Questi patriarchi verdi sono anche gli unici superstiti di antichi paesaggi perduti, testimoni viventi che sono riusciti a sopravvivere ai colpi inferti da un contesto ambientale le cui attività umane hanno reso spesso difficile e ostile».«La memoria, come ci spiega l’enciclopedia Treccani, è “in generale, la capacità comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte”. I grandi alberi vetusti rappresentano scrigni di memoria».[vc_single_image image=”6938″ img_size=”medium”]

GIULIA REINA

Giulia Reina è curatrice editoriale. È convinta che non sia necessario essere uno scrittore per essere autore di un bellissimo libro, ma avere nel cuore un messaggio da esprimere. Aiuta le persone che si rivolgono a lei a esprimerlo attraverso un libro, aiutandole a trovare le parole, le immagini, i documenti, accompagnandole fino alla stampa. Cura per Più Notizie una rubrica di libri sul territorio. Ha da poco realizzato il suo “sogno nel cassetto” ovvero curare una collana dedicata alle autobiografie. Per La Rilegatrice, marchio editoriale della casa editrice White Line di Faenza, cura due collane di significative storie di vita vera, valori, insegnamenti: Taccuini autobiografici, e Taccuini d’artista (dedicata a tutti coloro che creano per professione). Con esse vuole creare una grande famiglia di autori che desiderano condividere le loro esperienze di vita.

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