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Marco Angius dirige le “Folk Songs” a Ravenna, in omaggio a Berio e Berberian

A vent’anni dalla morte di Luciano Berio e a quaranta da quella della sua musa e compagna di vita Cathy Berberian, una delle voci più eclettiche dell’avanguardia novecentesca, Ravenna Festival porta in scena l’opera che meglio ne rappresenta il sodalizio artistico: oggi, domenica 9 luglio, alle 21 al Teatro Rasi, si ascoltano le Folk Songs, antologia di undici canti popolari di varia origine (Stati Uniti, Armenia, Provenza, Sicilia, Sardegna, ecc.), trovati su vecchi dischi o raccolti dalla viva voce di amici; Berio li scrisse in «omaggio all’intelligenza vocale di Cathy Berberian».

Chi si esibirà

Per celebrare questa coppia artistica unica, sempre proiettata verso il futuro, Ravenna Festival, in collaborazione con il Festival Aperto di Reggio Emilia, ha anche commissionato un nuovo brano a Ivan Fedele: si tratta di Tanka, per voce femminile e ensemble, eseguito in prima assoluta. Entrambe le opere sono interpretate dalla voce di Ljuba Bergamelli, accompagnata da Icarus vs Muzak Ensemble guidato da Marco Angius. La serata sarà impreziosita da un’altra prima italiana, il brano V. (…les collines d’Anacapri, d’après Claude Debussy), che Fabio Nieder ha immaginato come una trasposizione di un Preludio di Debussy condotta attraverso i diversi timbri strumentali dell’Icarus Ensemble.

Un pò di storia

Due prime italiane e un classico del Novecento come Folk Songs: non c’è forse un modo migliore per ricordare due grandi animatori della musica del XX secolo come Luciano Berio, scomparso vent’anni fa, e Cathy Berberian, morta prematuramente nel 1983, sua musa e compagna di vita per quattordici anni. Non è azzardato sostenere che Berberian, nata negli Stati Uniti da emigranti armeni, sia stata una delle voci più influenti del secolo scorso, essendosi sempre impegnata affinché cadessero i pregiudizi dell’élite della musica classica nei confronti di quella popolare, comunicando con una libertà artistica completa e senza compromessi. Berberian è stata un’interprete colta, fascinosa e poliglotta: riusciva a cantare, nella stessa sera, in cinque lingue diverse. Le Folk Songs, apparse nel 1964, sono la manifestazione di questa attitudine: le undici canzoni di questo ciclo provengono da Stati Uniti, Armenia, Francia, Italia (Sicilia, Liguria e Sardegna) e Azerbaijan. Berio le ha selezionate ricomponendole ritmicamente e armonicamente per un’orchestra da camera. Lo scopo, spiegò il compositore, era «suggerire e commentare quelle che mi sono parse le radici espressive, cioè culturali, di ogni canzone. Queste radici non hanno a che fare solo con le origini delle canzoni, ma anche con la storia degli usi che ne sono stati fatti».

Qualcosa sugli artisti

Marco Angius è un direttore italiano di riferimento per il repertorio contemporaneo. Tra le numerose orchestre e formazioni strumentali ha diretto Ensemble Intercontemporain, Tokyo Philharmonic, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestra della Toscana, I Pomeriggi Musicali, ed è presenza fissa alla Biennale Musica di Venezia, MITO, Traiettorie, Milano Musica, Romaeuropa Festival. Con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ha inciso tutta l’opera per violino e orchestra di Ivan Fedele. Dal 2015 è direttore musicale dell’Orchestra di Padova e del Veneto.

Ljuba Bergamelli si dedica con passione al repertorio del Novecento e contemporaneo, al teatro musicale e al teatrodanza, collaborando con artisti come Bruno Canino, Giovanni Sollima, Muta Imago, Luca Veggetti, Divertimento Ensemble. Ha inciso per Stradivarius, ha registrato per RAI e per la trasmissione televisiva Passepartout di Philippe Daverio. Ha cantato numerosi brani in prima esecuzione assoluta, alcuni scritti appositamente per lei.

Icarus vs Muzak è la prosecuzione della fortunata esperienza di Icarus Junior, formazione giovanile fondata da Icarus Ensemble nel 2007, che si è esibita anche a San Francisco, alla Biennale di Zagabria, a Digione, Il Cairo, Belfort, oltre a moltissime città italiane. Ha registrato anche musica elettronica ed esplorato la multimedialità di ultima generazione.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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