«Tutti ci stiamo rendendo conto che, a parte le conseguenze della traumatica alluvione, la raccolta dei
rifiuti a Faenza, non solo nel centro storico, ma in tutta la città, ha avuto in questi ultimi giorni un
ulteriore peggioramento.
La ragione contingente pare essere il fallimento, e quindi la cessazione del servizio, di una delle
cooperative a cui Hera ha subappaltato parte del servizio, in particolare per la raccolta della carta e
per la rimozione dei rifiuti sparsi.
Ma problemi sussistevano anche prima e forse proprio l’affidamento dei servizi di raccolta a diverse
aziende esterne, immaginiamo col meccanismo degli appalti al massimo ribasso, comporta che i
pochi lavoratori addetti abbiano un carico di lavoro esagerato e che i servizi vengano svolti male, in
ritardo o addirittura non svolti.
Questa è la responsabilità di Hera, che forse anche per queste scelte riesce a fare i grandi profitti di
cui si vanta.
La questione quindi è che immediatamente Hera prenda le misure necessarie per risolvere questa
nuova emergenza che, oltre al decoro e a questioni di sicurezza sanitaria per la città, sarebbe uno
sfregio a quei tanti cittadini che con coscienza seguono le regole e si premurano di differenziare
correttamente i loro rifiuti.
Naturalmente anche l’Amministrazione Comunale deve prendersi le sue responsabilità e farsi carico
di pretendere che Hera, alla quale sono stati affidati questi servizi, rispetti i termini di gestione.
Le proteste dei cittadini, per lo stato attuale di molte zone della città, sono pienamente legittime e
devono spingere per risolvere in fretta i problemi, mentre vanno respinte strumentalizzazioni, come
quelle che tentano di mettere sotto accusa il sistema di raccolta porta a porta, che invece,
correttamente gestito con tutto il personale necessario, può ridurre l’impatto dei rifiuti.
Hera va attaccata perché non gestisce correttamente questo sistema, risparmiando
sull’organizzazione e sugli appalti; gli va chiesto certamente di fare la sua parte per la solidarietà
alla comunità, soprattutto investendo nel miglioramento dei servizi e degli impianti (pensiamo
all’adeguamento delle fogne, ecc.) non perché non dà i “ristori” sulle bollette.
I ristori al 100% li ha promessi – e deve darli – il Governo (anche se le risorse stanziate finora sono
assolutamente insufficienti) se ne ricordino i Consiglieri comunali in questione.
La sospensione dei pagamenti amministrativi fino al 31 agosto, è una misura insufficiente e
contraddittoria: noi pensiamo che i cittadini che non hanno avuto danni dovrebbero pagare anche
subito, contribuendo a far entrare risorse necessarie alle casse degli Enti Locali, mentre i cittadini
colpiti dai danni dovrebbero essere esentati dai pagamenti di IMU, TARI, ecc. e delle bollette. Noi
riteniamo sia utile organizzarsi per non pagare».
Circolo Legambiente Lamone Faenza
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