Oggi si celebra il Dantedì, quale occasione migliore per iniziare questa rubrica facendo un omaggio a Dante Alighieri il cui settecentenario della morte è da poco trascorso.
Ho scelto questo libro perché l’autrice Maria Giulia Benini ha reso semplice e avvincente un compito non facile, ovvero quello di descrivere minuziosamente con parole e immagini frutto di ricerche accuratissime in tantissimi archivi, la trasformazione della Zona Dantesca che ha al centro il sepolcro di Dante. Essa acquisì l’aspetto attuale tra il 1921 e il 1936.
Nell’autrice emerse il desiderio di realizzare questo libro mentre partecipava ai restauri della Basilica di San Francesco.
Questo “desio” è percepibile in ogni riga, “sentirete” la voce dell’autrice. Ed è proprio per questo suo modo di scrivere che ho scelto questo testo.
Rimarrete affascinati nel guardare le immagini dettagliate che documentano la trasformazione di questa’area, che oggi è la Zona del Silenzio.
Attualmente è un luogo gradevole curato in ogni dettaglio, ma un secolo addietro non era così.
Il testo, di facile lettura, descrive la trasformazione di uno spazio urbano, completamente stravolto nel ventennio fascista in chiave propagandistica, che è anche il riflesso di una devozione verso Dante, un uomo i cui versi risuoneranno eternamente in questa città sorta su un lembo di spiaggia, tra mare e pineta.
Se avete bisogno di un momento di eternità, sedetevi sulle panchine davanti alla Basilica di San Francesco, chiudete gli occhi e lasciate che la Storia con la S maiuscola entri in voi.
«I colori di questo spazio, che risaltano sul grigio del pavimento della piazza, soni il rosso dei mattoni ed il chiaro della pietra legati tra loro dal verde, che si intravvede dal terrazzo del giardino pensile e che riempie la vista dietro casa Oriani».
Maria Giulia Benini
«[…] si inaugurano i lavori destinati ad allontanare i rumori di un traffico (incoscientemente irrispettoso) del sepolcro ove Dante riposa; non lavori d’inutile pompa ma di reverente devozione; […] perché zona di rispetto suona a un tempo zona di silenzio, e il silenzio è la più profonda espressione della venerazione».
Maria Giulia Benini
GIULIA REINA
Giulia Reina è curatrice editoriale. È convinta che non sia necessario essere uno scrittore per essere autore di un bellissimo libro, ma avere nel cuore un messaggio da esprimere. Aiuta le persone che si rivolgono a lei a esprimerlo attraverso un libro, aiutandole a trovare le parole, le immagini, i documenti, accompagnandole fino alla stampa. Cura per Più Notizie una rubrica di libri sul territorio. Ha da poco realizzato il suo “sogno nel cassetto” ovvero curare una collana dedicata alle autobiografie. Per La Rilegatrice, marchio editoriale della casa editrice White Line di Faenza, cura due collane di significative storie di vita vera, valori, insegnamenti: Taccuini autobiografici, e Taccuini d’artista (dedicata a tutti coloro che creano per professione). Con esse vuole creare una grande famiglia di autori che desiderano condividere le loro esperienze di vita.
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