“Gentile, Cassandra e Francesca” di Martina Fabbri Nuccitelli

L'autrice Martina Fabbri Nuccitelli scrive un libro intitolato "Gentile, Cassandra e Francesca, facendo un tuffo nel passato

Questo libro edito da White Line (2021), che racconta la storia di tre donne alla corte dei Manfredi, è un tuffo nella storia, gradevole e fresco.

 

L’autrice Martina Fabbri Nuccitelli è una giovane appassionata di storia. Ha conseguito la laurea magistrale in Beni archeologici, artistici e del paesaggio all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.  “La Storia – dice l’autrice Nuccitelli – con la “S” maiuscola, è composta dalle esperienze e dalla quotidianità di tutte quelle persone che sono vissute fino a ora, persone come me e come voi, che hanno amato, giocato, che sono state prese in braccio da piccole e hanno litigato con gli amici”.

 

 

La storia siamo noi, ognuno di noi lascia un segno indelebile con il nostro comportamento, nella storia altrui e nel tempo. Questo è un importante messaggio. Vi innamorerete del coraggio, della passione, della tenacia e della voglia di vita di queste tre donne e scoprirete perché, in molte ceramiche faentine, è rappresentato un pavone. Quando passeggerete per Faenza la osserverete con occhi molto diversi, alla ricerca di qualche luogo o particolare descritto nel libro.

 

Ecco i miei assaggi:

«… Gentile rivendicò il diritto al comando, anche a costo di doverlo gestire completamente da sola. Degna della famiglia da cui proveniva, si rivelò piena di qualità e di energia e seppe amministrare la città come e meglio di un uomo».

 

«Nel tempo in cui il dovere delle donne era essere a servizio dei desideri altrui, Francesca dimostrò una cosa elementare ma difficile: si può essere chi si vuole, basta accettarne le conseguenze»

 

« Cassandra Pavoni, sopravvissuta a lutti, cambiamenti … Nel 1513… muore. Viene sepolta davanti all’altare maggiore….La sua lapide è in marmo, con lo stemma di famiglia, un pavone che sporge il collo da una cesta, e un’iscrizione  a terra per conservarne per sempre il ricordo.

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