“La piadina romagnola tradizionale” di Graziano Pozzetto

Nella rubrica letteraria oggi parliamo della storia di Lilly Parr

È un libro denso, fluido, dal sapore unico della piadina romagnola. L’autore è Graziano Pozzetto, giornalista, scrittore, gastronomo studioso di cucina e prodotti tipici tradizionali, oltre che noto ricercatore e divulgatore appassionato e rigoroso di cultura gastronomica. Il testo, pubblicato da Panozzo Editore, è un vero trattato in onore di sua maestà la piadina romagnola. Al suo interno, il lettore troverà: saggi storici e letterari sulla piada (Piero Meldini, Sergio Zavoli, Carlo Cavina, etc.), l’apologia poetica della piada (Pascoli, Spallicci, Lombardi etc.), un racconto di Tonino Guerra, companatico e mangiari tradizionali della piada, le ricette, i luoghi e il suo successo e l’inevitabile industrializzazione.Pur essendo un volume di oltre 400 pagine, la lettura è scorrevole, perché l’autore ha fatto una selezione attenta dei contenuti: non ha messo tutto, ha inserito quello che occorre per far innamorare di questo simbolo culinario romagnolo. Questi i miei assaggi:[vc_single_image image=”18927″ img_size=”full”]

«Facile da posare, disporre, portare, la piada denota una delle sue fortune nella leggerezza, ma una leggerezza che non consiste esclusivamente in una limitatezza di peso, ma in una sorta di lievità lunare. La forma e lo spessore la pongono naturalmente nell’insieme delle cose capaci di rotolare e roteare, quindi di poter porre in moto senza eccessivo sforzo. Un altro grado di leggerezza  le è fornito dal carattere di essenzialità  e quiete che richiama (Mario Turci)».«Tante, intense, prive di ironia, datate, retoriche, poetiche, celebrative, le simbologie della piada.

Prevalente è la simbologia di pane, pane romagnolo per eccellenza, frugale, francescano, schietto, di casa, nostrano, del desco familiare, della convivialità tra gente che si ritrova, dei sapori di casa da essa impersonificati e rappresentati».[vc_single_image image=”6938″ img_size=”medium”]

GIULIA REINA

Giulia Reina è curatrice editoriale. È convinta che non sia necessario essere uno scrittore per essere autore di un bellissimo libro, ma avere nel cuore un messaggio da esprimere. Aiuta le persone che si rivolgono a lei a esprimerlo attraverso un libro, aiutandole a trovare le parole, le immagini, i documenti, accompagnandole fino alla stampa. Cura per Più Notizie una rubrica di libri sul territorio. Ha da poco realizzato il suo “sogno nel cassetto” ovvero curare una collana dedicata alle autobiografie. Per La Rilegatrice, marchio editoriale della casa editrice White Line di Faenza, cura due collane di significative storie di vita vera, valori, insegnamenti: Taccuini autobiografici, e Taccuini d’artista (dedicata a tutti coloro che creano per professione). Con esse vuole creare una grande famiglia di autori che desiderano condividere le loro esperienze di vita.

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