ROMA (ITALPRESS) – “L’innovazione è alla base della ricerca clinica nel mondo farmaceutico, passa per l’innovazione sui prodotti, ma anche dalle terapie innovative e quant’altro. Con la pandemia c’è stata un’accelerazione di tutto ciò che è innovazione e una partnership con il servizio sanitario nazionale. Si stima che gli investimenti sul lato digital health aumenteranno di oltre il 25 per cento nei prossimi due anni. Il PNRR ha messo 7 miliardi per la telemedicina e 9 miliardi su ricerca e innovazione”. In un’intervista all’Italpress, Federica Mazzotti, business transformation director di Janssen Italia, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda l’azienda farmaceutica che fa parte di Johnson e Johnson e si trova al terzo posto per presenza sul mercato italiano in diverse aree terapeutiche quali oncologia, ematologia, cardiovascolare, immunologia, neuroscienze.
“La nostra vision è quella secondo la quale le malattie siano un ricordo del passato – ha aggiunto – La ricerca ha fatto grandi progressi. Patologie per cui solo qualche anno fa il tasso di mortalità era molto alto ora vengono definite croniche, perchè i pazienti poi muoiono di altro e non di tumore o linfoma. Le aziende farmaceutiche giocano un ruolo importante viste le ricerche che portano avanti”. Mazzotti si è poi focalizzata sulle due piattaforme sviluppate negli ultimi anni da Janssen: “Una è dedicata agli operatori del mondo sanitario, ‘Janssen Medical Cloud’, dove i clinici possono trovare articoli scientifici, pubblicazioni e informazioni rilevanti, mentre l’altra – ha proseguito – è ‘Janssen with mè, dove sono presenti informazioni sulle patologie, una piattaforma che funge da incanalatore di informazioni e un modo per i caregiver di avere riferimenti e contatti, servizi messi a disposizione dall’esperto che risponde, 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, alle domande e ai dubbi dei pazienti”.
Infine, di particolare rilievo per l’azienda farmaceutica sono gli investimenti legati ai JJLabs e ai JJ Innovation Center, due fiori all’occhiello di Janssen: “Una parte della ricerca e dello sviluppo interna è quella in cui investiamo una grossa parte fatturato, a livello mondiale siamo presenti con più di 30 JJLabs, che sono incubatori di startup, mettendo a disposizione non solo spazi fisici per giovani imprenditori ma anche l’expertise dei nostri ricercatori – ha spiegato – E poi con i JJ innovation center, dei centri focalizzati soprattutto su uno sviluppo più avanzato, si entra a contatto con il mondo universitario e medico. In un connubio di risorse e conoscenze messe a disposizione da entrambe le parti in cui si valuta poi se proseguire una collaborazione”.
– foto Italpress –
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