Sono 41 gli esercenti hanno partecipato rendendo possibile la buona riuscita della festa. A confermarlo è stato Giulio Spani, proprietario del bar “Ciao” in viale Alberti, il quale ha dichiarato: «Dopo l’edizione dello scorso anno un po’ in sordina perché la prima post pandemia quest’anno siamo tornati alla normalità. La gente è tranquilla e si è, diciamo, riabituata alla confusione! A livello di guadagno, da quando hanno eliminato tante restrizioni, siamo partiti bene a livello lavorativo, anche se c’è preoccupazione a causa dell’innalzamento dei costi delle materie prime e dell’energia che ci ha messo in difficoltà».
Le attività hanno inoltre collaborato con 25 scuole della città che si sono esibite lungo le vie del quartiere. A tal proposito Giorgia Benini, insegnate della scuola di ballo “Wild Angels – school of country”, dice: «L’anno scorso il gruppo ha ballato sotto la pioggia divertendosi lo stesso, ma quest’anno abbiamo ripreso davvero alla grande, è meraviglioso. Personalmente non mi aspettavo una risposta così numerosa: quindi sì, quest’anno va davvero molto bene».
I viali protagonisti della festa, rappresentano le principali arterie, molto frequentate durante la giornata e ricchi di negozi e attività varie, oltre che di uffici e associazioni. I residenti e i commercianti lo vivono come un “secondo centro”, seppur giovane dato che è nato circa 30 anni fa. La festa, quindi, è una buona occasione per far conoscere le attività del posto, ma anche piccoli artigiani che hanno partecipato con il loro “Mercatino dei Creativi”. Non è mancato, per esempio, lo stand di Giovanna Ziliani e Davide Martoni, appassionati di modellismo agricolo, della casa e di interni, rivolto soprattutto ai più piccoli. «Già dalle prime edizioni – spiega Ziliani – abbiamo esposto i nostri lavori e fatto laboratori per bambini per far loro toccare con mano i materiali, un modo per farli appassionare al modellismo. Questa festa è un’ottima occasione per avere un po’ di visibilità e per prendere contatti con un’attività come la nostra che richiede tempo e meditazione sì, ma che poi regala la soddisfazione di creare qualcosa di personale».
Lungo il viale Le Corbusier, infine, sono stati allestiti altri stand, gonfiabili e altre attività ludiche ed educative per bambini, tra le quali ricordiamo quella dell’associazione nazionale dei vigili del fuoco in pensione, la “Pompieropoli”, una delle più apprezzate dai piccoli perché è una vera e propria simulazione dell’intervento del pompiere, in forma di gioco. A parlare di tale associazione è Mariarita Ceroni, anch’essa vigile in pensione. «Siamo un corpo di vigili in pensione che gira nelle scuole o nelle manifestazioni pubbliche – spiega – per far conoscere soprattutto ai più piccoli l’educazione alla sicurezza. Siamo sempre stati presenti alla festa del quartiere Alberti perché questa è la “Pompieropoli”, cioè la conclusione del percorso educativo alla sicurezza, che inizia in classe con i colloqui con i bambini».
La Festa, realizzata con la collaborazione del Comune e di Linea Rosa, ha avuto davvero un buon riscontro da parte del pubblico, che ha ammirato la buona organizzazione delle attività e di tutti coloro che hanno collaborato.[vc_gallery interval=”3″ images=”21372,21374,21375,21376,21377,21378,21380,21381,21385″ img_size=”full”]
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