Un grattacielo a Marina di Ravenna al posto dell’ex discoteca Xenos. «Impatto positivo tra gli imprenditori»

Nuovostudio: «Al momento, secondo noi, l'unica soluzione economicamente sostenibile è questa, altrimenti il rischio è l'area resti abbandonata anche per i prossimi vent'anni».

grattacielo a marina di ravenna

Un grattacielo a Marina di Ravenna, nell’area dell’ex discoteca Xenos, potrebbe essere uno dei prossimi recuperi di aree abbandonate, insieme al Cinema Astoria e l’ex Caserma Alighieri. Il progetto è stato pensato da Nuovostudio, Emilio Rambelli e Gianluca Bonini, in collaborazione con Rossi e Zaganelli Architetti. L’idea della torre residenziale – al momento – è stata accolta in modo piuttosto tiepido dai cittadini, almeno stando al riscontro su Facebook, ma vari investitori hanno manifestato interesse.

L’area, di proprietà della società Comway, riconducibile al Gruppo Nettuno e all’imprenditore Paolo Conforti, è in stato di abbandono da circa vent’anni. Tempo fa si era arrivati al permesso di costruire per una torre alberghiera, ma non ci sono stati investimenti e il progetto è caduto. Al contrario, seguendo l’esempio di Lignano Sabbiadoro e Jesolo, dove sono in realizzazione due grattacieli residenziali firmati dagli architetti di fama internazionale Richard Meier e Carlos Ferrater, è stata proposta la torre residenziale. È una soluzione che permette di rientrare nell’investimento, attraverso la vendita degli appartamenti.

«Su Facebook ci aspettavo un’accoglienza migliore – hanno spiegato i progettisti di Nuovostudio -, però abbiamo avuto contatti con investitori e imprenditori che hanno manifestato interesse e vogliono approfondire la questione. Complessivamente l’impatto imprenditoriale è stato positivo. Da un lato è chiaro che le persone comuni vicino a casa vogliano biblioteche o parchi pubblici; dall’altro, però, quello è un lotto privato ed è legittimo che la proprietà cerchi profitto. Al momento, secondo noi, l’unica soluzione economicamente sostenibile è questa, altrimenti il rischio è che la situazione rimanga quella attuale anche per i prossimi vent’anni».

Il progetto prevede una torre di 16 livelli fino a un’altezza massima di 50 metri – contro i 54 previsti dalla precedente torre alberghiera – e una superficie di circa 5mila metri quadrati. Oltre alla parte residenziale, al piano terra è prevista un’area commerciale, in continuità con le attività esistenti nel lungomare, con annessi parcheggi a raso, accessibili da viale Spalato.

«Si tratta – continua Nuovostudio – di una soluzione architettonica ambiziosa e di pregio, un edificio caratterizzato dalla qualità dei materiali, ma anche sicuro e facilmente manutenibile. La pianta dell’edificio è triangolare e tutti i tre lati hanno una terrazza vista mare, perché posizionati negli angoli; è una soluzione commercialmente interessante».

grattacielo a marina di ravenna

«Realizzare una torre di questo tipo è anche un grande investimento, complessivamente di circa 20 milioni di euro, di cui una parte sono oneri che vanno a finire nelle casse dell’Amministrazione e possono essere reinvestiti nella comunità».

«Tutte le città costiere della riviera – conclude Nuovostudio – hanno un grattacielo: da Cesenatico a Punta Marina. È un punto di riferimento che può dare valore dal punto di vista paesaggistico, perché viene visto da lontano ed è riconoscibile. Noi abbiamo dato questo tipo di interpretazione a quel luogo, ci siamo messi a disposizione, poi si tratta di capire se c’è la volontà di farlo».

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