Del Conte: «Approvato l’accordo territoriale per l’ex CMC. L’ex Caserma Alighieri? Apre nel 2024»

«Attraverso il sistema di finanziamenti, Ravenna ha ottenuto circa 80 milioni di euro. Lunedì 13 novembre partirà l'intervento per la realizzazione della pista ciclopedonale di viale Italia a Marina Romea».

darsena
Uno scorcio della Darsena: la passeggiata lungo il Candiano che sarà presto completata.

Dall’Orangerie all’ex Caserma Alighieri, passando per l’ex area CMC e San Biagio Nord, sono tantissimi i progetti di riqualificazione urbana che Ravenna sta portando avanti in questi anni. Fra rinvii e cambi d’uso, la città sta cercando di modificare il suo volto. L’obiettivo? Renderla più sostenibile, verde e partecipativa. L’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte, intervistata da Più Notizie lo scorso anno, oggi parla dei progressi e dei nuovi progetti in campo.

Del Conte, come procedono i progetti di rigenerazione urbana a Ravenna?

«Ci sono numerosi interventi in corso che riguardano la rigenerazione urbana del nostro territorio e altri che dovranno partire. Uno fra i tanti, forse il più noto, riguarda la Darsena. Ma ci sono anche l’ex Caserma Alighieri e il progetto Piers a San Biagio Nord».

Partendo dalla Darsena: quali novità sono in programma a breve?

«Al momento stiamo concludendo tutti gli interventi legati alla messa in sicurezza del bando periferie del 2016 che vede il completamento delle ultime opere come: l’Orangerie, la passeggiata sul lungo canale che prosegue fino al ponte mobile, l’accesso all’acqua con il pontile. Inoltre, martedì 7 novembre, in consiglio, ho portato alla votazione della commissione un accordo territoriale che riguarda il piano urbanistico di destra 8 e 9 ovvero l’ambito dell’ex CMC, che oggi viene sviluppato da Cia, ovvero Conad, e che rappresenta un importante progetto di rigenerazione di un’area molto vasta della Darsena».

Che destinazione avrà l’area ex CMC?

«Nel piano urbanistico sono previsti molteplici usi. Sarà un’area commerciale, che prevede però anche zone residenziali, direzionali e pubblici esercizi, oltre alla realizzazione di un tratto consistente di via di Spina che da via Darsena arriverà al Sigarone, con la cessione di un’area verde molto ampia: il parco delle Arti che nel masterplan della Darsena corre longitudinale alla banchina nella parte centrale della Darsena. Inoltre si realizzeranno dei percorsi ciclopedonali che attraversano tutto il comparto, mettendo in contatto via Trieste con la banchina in modo diretto, visto che al momento sono diverse le aree che si frappongono fra il canale e via Gulli e via Lanciani».

Quale è l’obiettivo finale?

«Creare un grande quartiere con percorsi trasversali, che consentono di unire anche lungo il canale tutti i quartieri che si affacciano su via Trieste, e che arrivano fino a via Canale Molinetto».

Quando vedranno la luce questi interventi?

«Il bando periferia è quasi giunto al termine, quindi manca poco per completare gli interventi. Per quanto riguarda invece i comparti a carico dei privati, questo dipenderà dai loro tempi di attuazione. Le convenzioni stesse, dal momento in cui vengono firmate, presentano tempi precisi, abbastanza lunghi. In genere, le convenzioni sono decennali, ma anche le opere che devono essere portate a termine sono importanti nella loro realizzazione».

Notizia di questi giorni è la chiusura della Darsena Pop Up il prossimo 31 dicembre, anticipata da Sbrino (ndr, un affittuario) e confermata su “Il Resto del Carlino” dal proprietario Monduzzi. Può darci qualche anticipazione sul futuro di questo spazio aperto sette anni fa come temporary place?

«Sfortunatamente no. L’area è privata quindi non possiamo fornire informazioni a riguardo».

Come procedono invece i lavori all’ex Caserma Alighieri?

«A mio avviso si tratta di uno degli interventi di rigenerazione urbana più rilevanti. Questa zona è stata soggetta a un forte cambiaemnto per rendere l’area sostenibile e green. Sono stati desigillati 15.000 mq di superfici. Ricordiamo che lì c’erano piazzali in asfalto, caserme, ed è stato tutto demolito. Oggi già beneficiamo della bonifica dell’area diventata più permeabile, capace di assorbire le acque meteoriche e combattere le isole di calore, fondamentale per tutto il quartiere».

FOTO EX CASERMA ALIGHIERI

Possibile apertura dell’area?

«Adesso stiamo procedendo con le procedure di affidamento per concludere le opere di bonifica. L’intervento principale legato al bando di rigenerazione urbana è stato concluso e il rinvenimento di cisterne sotterranee ha portato a una nuova procedura per la rimozione di queste. Contiamo nel 2024 di concludere il parco a renderlo fruibile ai cittadini».

Il progetto Piers invece?

«Il Programma Integrato di Edilizia Residenziale Sociale della Regione Emilia Romagna ha ricevuto un finanziamento di oltre 5 milioni. Si concentra sull’area di San Biagio nord e si interessa soprattutto all’edilizia residenziale pubblica. Il 31 ottobre abbiamo approvato in giunta i progetti definitivi, adesso procederemo coi successivi step che sono quelli legati al progetto esecutivo».

Cosa prevede il progetto esecutivo?

«La realizzazione di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Cicognani, al posto di un edificio oggi dismesso e non utilizzato. Sempre nell’ambito dello stesso progetto metteremo in atto la rifunzionalizzazione e la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica di via Dorese 73 e 75. Inoltre, nelle aree verdi si creeranno degli spazi per favorire l’incontro tra i cittadini che vivono e abitano il quartiere».

E dal punto di vista della sostenibilità ambientale?

«Svolgeremo degli interventi di desigillazione ai parcheggi esistenti che sono tutti asfaltati. Puntiamo ad abbattere il problema delle isole di calore e della permeabilità dei suoli recuperando queste aree con tecniche e interventi di sostenibilità ambientale».

Tutti attendono l’apertura dell’Orangerie, serra (con bar) per eventi culturali lungo il canale Candiano. Come procede la realizzazione?

«I lavori sono praticamente terminati, adesso il gestore dovrà farsi carico di attivare la struttura e renderla fruibile».

Il Comune di Ravenna ha partecipato a diversi bandi per la riqualificazione del territorio, continuerete a candidarvi?

«Assolutamente sì. Sfrutteremo ogni canale di possibile finanziamento. Cerchiamo di cogliere tutte le opportunità. Attraverso il sistema di finanziamenti come i bandi di PNRR, fondi PNC fondi dell’ATUSS oggi abbiamo ottenuto, per il nostro territorio, circa 80 milioni di euro o poco più. Ci sono tantissimi cantieri che stanno per partire».

Un esempio?

«Lunedì 13 novembre partirà l’intervento per la realizzazione della pista ciclopedonale di viale Italia a Marina Romea, che verrà realizzato attraverso i fondi della rigenerazione urbana del PNRR».

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