In una serata carica di tensioni e preoccupazioni, quella di sabato 19 ottobre, la città di Ravenna ha trovato un momento di sollievo grazie al concerto di Gegè Telesforo, offerto dall’Associazione dei Notai “Aldo Dalla Rovere” in collaborazione con il Consiglio Notarile di Ravenna e la Fondazione Ravenna Manifestazioni.
Sul palco non si è celebrata solo la musica, ma anche valori e progetti che vanno oltre il suono. Gegè Telesforo, infatti, non è semplicemente un artista jazz: la sua carriera lo rende una figura poliedrica e trasversale. Polistrumentista, produttore discografico, giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo, è un talento a tutto tondo. La sua straordinaria abilità vocale, con cui trasforma la voce in uno strumento musicale, ha incantato il pubblico dell’Alighieri. Con il progetto “Big Mama Legacy“, ha accompagnato gli spettatori in un viaggio sonoro che ha attraversato il blues, l’afrobeat, il groove e il funk, partendo dalle radici di New Orleans per arrivare ai ritmi tribali dell’Africa centrale. Il suo stile unico, che può sembrare un gioco d’improvvisazione, è in realtà costruito su un linguaggio musicale complesso e raffinato, confermando Telesforo come un maestro indiscusso dello scat.
“Big Mama Legacy” si è rivelato un perfetto equilibrio tra passato e presente, rendendo omaggio al blues e alle sonorità jazz/groovy della fine degli anni ’50, rese celebri dalla storica etichetta Blue Note Records. Sul palco, Telesforo è stato affiancato da un quintetto di giovani e talentuosi musicisti: Matteo Cutello (tromba), Giovanni Cutello (sax alto), Vittorio Solimene (tastiere, organo e voce), Christian Mascetta (chitarra e voce) e Michele Santoleri (batteria).
Ma la serata non si è limitata alla pura performance musicale. Telesforo ha regalato al pubblico una vera e propria lezione di vita, quasi “genitoriale”, introducendo e celebrando la sua giovane band. “Sono qui con alcuni dei migliori talenti del jazz”, ha dichiarato, raccontando con affetto le loro storie e passioni. Questo approccio paterno e generoso ha mostrato come i giovani debbano essere incoraggiati a esprimere le loro vocazioni artistiche. Telesforo ha condiviso aneddoti personali, come il suo incontro con i fratelli Cutello, scoperti per caso a San Vito Lo Capo quando avevano appena 13 anni. Questi ragazzi, che oggi si esibiscono a livello internazionale, suonano con una passione autentica, esplorando musicalmente ogni emisfero grazie al loro amore per l’arte.
Durante il concerto, Telesforo ha espresso la sua gratitudine verso Ravenna, ricordando il suo legame con la città e con il convegno internazionale “La Voce Artistica”, un importante evento che unisce medici e specialisti di foniatria e logopedia con artisti di fama mondiale. Ha ringraziato il dottor Franco Fussi, la professoressa Catia Gori e l’amico artista Paolo Fresu per il loro lavoro nelle scuole, sottolineando l’importanza di avvicinare i giovani alla “comunicazione musicale” e di incoraggiarli a staccarsi dai telefoni per ritrovare il contatto con la musica.
Telesforo ha poi condiviso le sue esperienze in Camerun, raccontando come, nonostante le difficoltà del contesto, abbia scoperto una terra ricca di sorrisi e musicisti straordinari. “Viviamo in una parte del mondo in cui abbiamo tutto, ma ci lamentiamo di tutto, mentre lì si sorride per una singola nota musicale”, ha detto l’artista. “La musica ha il potere di accendere la gioia e di abbattere ogni frontiera etnica, culturale e geografica“. Con queste parole, ha concluso la serata, lasciando il pubblico con un applauso interminabile.
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